Nevrosi: una definizione

nevrosi

Con il termine nevrosi, Freud indica, in generale, quella malattia mentale la cui causa è puramente psichica e che non può essere, pertanto, spiegata sulla base di disturbi o lesioni organiche. Per spiegare la genesi della nevrosi è quindi necessario considerare il flusso della libido, ossia dell’originaria energia pulsionale radicata nell’Es e osservare verso quali oggetti essa si dirige.

In generale risulta che la nevrosi ha origine dal fatto che, per necessità di varia natura e spesso difficilmente eliminabili, la libido è ostacolata e non può trovare soddisfazione nell’oggetto verso cui spontaneamente si dirige.

In questo quadro di sistematizzazione generale della teoria, Freud chiama “processo primario” la tendenza a dare libero e immediato soddisfacimento alle pulsioni, mentre viene detta “processo secondario” la tendenza, imposta dal mondo esterno al soggetto, a deviare il flusso dell’eccitamento verso altri oggetti, non più desiderati spontaneamente, ma scelti sotto la direzione del pensiero.

La nevrosi, dunque, sorge dal conflitto tra queste tendenze contrapposte dette, rispettivamente, “pulsioni sessuali” e “pulsioni dell’io”. Questa, però, è soltanto una teoria generale della nevrosi.

Più in concreto la nevrosi sorge nei casi in cui il conflitto edipico non viene risolto mediante l’identificazione interiore con la figura del genitore dello stesso sesso.

Il “complesso di Edipo” può essere definito come la struttura psichica in cui si organizzano i sentimenti amorosi e ostili che il bambino avverte nei confronti dei genitori e dal cui superamento dipende, secondo Freud, il futuro profilo psicologico del soggetto.

La modalità con la quale è superato, infatti, decide la scelta oggettuale in età adulta. Freud ritiene che questo complesso abbia una portata universale, e l’antropologia psicoanalitica si è affaccendata per reperire le prove della sua presenza anche in quelle culture in cui non predomina la famiglia coniugale.

Secondo le teorie psicoanalitiche, la mancata risoluzione del complesso di Edipo costituirebbe il conflitto nucleare di tutte le nevrosi, per questo è possibile incontrarlo, dotato della stessa operatività, in altri settori della vita psichica.

Il complesso edipico non completamente risolto sarebbe alla base di alterazioni dell’affettività e della sessualità, per cui l’uomo, ad esempio, potrebbe essere oppresso da sentimenti di rivalità e gelosia, oppure acquisire una personalità di tipo femminile idealizzando l’immagine femminile al punto da non accettare il rapporto erotico-sessuale; mentre la donna potrebbe essere oppressa dalla paura inibitrice nei confronti di qualsiasi partner maschile, oppure scegliere un partner più anziano quale sostituto paterno.

A cura della Dott.ssa Marcella Caria