Il ruolo del papà in gravidanza

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Solitamente durante il corso di una gravidanza, e anche dopo, si tende perlopiù a prestare attenzione al ruolo svolto dalla mamma, colei che porta in grembo una creatura. Fondamentale è anche il ruolo del papà in gravidanza, specialmente negli ultimi anni.

In verità, anche il papà “aspetta” il bambino, anche se persino i libri ne parlano raramente, senza considerare il fatto che diventare padre è un avventura che cambia radicalmente la vita del soggetto in questione (non solo quella della madre) in quanto non è sempre semplice da affrontare.

La paternità, per sua natura, riporta in superficie molti dei quesiti legati alla propria infanzia e alle dinamiche esperienziali determinanti vissute con il proprio genitore al punto che, laddove il rapporto sia stato poco soddisfacente sarà necessario lavorare sodo su se stessi.

La gravidanza, infatti, può fungere da stimolo a risolvere conflitti ancora vivi e a “scegliere” che tipo di padre si vorrebbe essere per il proprio figlio.

In riferimento a quanto appena detto, il periodo di gestazione è lungo quanto basta per risvegliare sentimenti sopiti imparando a condividere bisogni e speranze.

Magicamente il bambino inizia a influenzare i propri genitori ancor prima di venire al mondo, poiché egli si fa sentire all’interno del grembo materno così da indurre a dei cambiamenti, poiché la donna sta per divenire madre, l’uomo sta per divenire padre, e la coppia in sé sta per divenire una famiglia.

L’instaurarsi del triangolo padre-madre-bambino fa si che il nascituro si affidi alla madre, la quale invece si appoggia al padre, il quale, a sua volta, si appella all’amore che egli nutre per la moglie e per il figlio. E’ proprio così che la vita familiare subisce una continua evoluzione in senso circolare.

La paternità nel suo essere essenziale, è per questo in continua evoluzione e sfortunatamente rappresenta una fortuna che non sempre è presente nella vita degli uomini, o perché non sono interessati o perché alcuni si rifiutano di prendersi carico dei propri figli.

La presenza del padre, infatti, rappresenta una condizione discriminante sia per le mamme che per i bambini, durante e post- gravidanza.

Normalmente, per un uomo, partecipare al momento del parto è estremamente toccante tanto da spingerlo a legarsi maggiormente alla propria moglie e a instaurare un legame speciale con il frutto del loro amore.

La presenza attiva dell’uomo è fondamentale anche per la futura/neo mamma in quanto la rasserena spingendola a vivere il parto con tutte le sue conseguenze in maniera propositiva.

Vero è che nessuno è mai realmente pronto a divenire genitore, in quanto non esiste un manuale da seguire in proposito.

Ciò che conta è essere presenti e attivi nella vita dei propri figli, poiché diversi studi condotti sui neonati testimoniano quanto loro siano scaltri e sempre pronti a osservare, per poi imitare, gli atteggiamenti dei suoi genitori.

La gravidanza, per l’uomo, è come una risposta alla “chiamata” effettuata dalla paternità la quale induce il soggetto a transitare da una condizione di figlio a quella di padre.

Il neo papà sfida la propria persona a sforzarsi di trascendere i suoi bisogni, essere paziente, comprensivo e dispensando un amore incondizionato per il proprio bambino.