2 Agosto 2023: firmato il nuovo DPCM per la formazione dei docenti di scuola secondaria di I e II grado

È stato ufficializzato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che delinea i nuovi percorsi di formazione iniziale per gli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado.

Questa decisione è stata presa dopo un’approfondita interazione con la Commissione europea e un proficuo dialogo con le Organizzazioni sindacali, oltre alla raccolta dei pareri dagli organi consultivi rappresentativi del mondo scolastico e accademico, con l’integrazione di numerosi suggerimenti e indicazioni.

“Una nuova generazione di insegnanti in arrivo” “Mediante questo Decreto, abbiamo messo in moto una riforma del PNRR che era attesa da oltre un anno.” – ha affermato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “La firma dell’atto il 31 luglio, a seguito di un intenso e costruttivo dialogo con la Commissione europea e in stretta collaborazione con il Ministero dell’Università, consente di avviare i percorsi universitari già nel prossimo anno accademico e, in parallelo con altre fasi di reclutamento, i concorsi previsti dal PNRR.”

“Queste misure – ha proseguito il Ministro – ci porteranno una nuova generazione di insegnanti con solide fondamenta, frutto di un’importante formazione disciplinare e pedagogica, oltre a sistemi di valutazione che assicurano l’efficacia dell’insegnamento. Questo nuovo percorso rappresenta un significativo avanzamento nella prospettiva di garantire la qualità dell’istruzione e la costruzione di una scuola che sia un vero punto di riferimento per le famiglie e gli studenti.”

Il funzionamento del percorso formativo

Il percorso formativo standard richiede l’accumulo di almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)/CFA (Crediti Formativi Accademici). Altri itinerari, con 30 o 36 crediti formativi, sono destinati a coloro che abbiano già insegnato per almeno tre anni o abbiano conseguito 24 CFU/CFA secondo il precedente ordinamento.

Un sistema rigoroso di accreditamento è affidato all’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), che stabilisce i contenuti dei percorsi, le procedure di monitoraggio della qualità della formazione e la valutazione finale degli aspiranti insegnanti.

Ogni nuovo percorso si conclude con un esame finale: una prova scritta e una lezione simulata, il cui superamento garantisce il conseguimento della formazione professionale conforme agli standard minimi richiesti per l’abilitazione docente. Questo sarà reso possibile grazie alle modalità di svolgimento dell’esame e alla composizione specifica della commissione valutatrice.

I percorsi formativi saranno soggetti a una valutazione periodica “ex post” da parte dell’ANVUR, che terrà conto del “tasso di successo” dei nuovi abilitati nelle procedure di reclutamento scolastico, per garantire l’omogeneità nella qualità dell’offerta formativa delle università.

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