Criteri di massima sugli interventi psicosociali da attuare nelle catastrofi

terremoto

Nella quotidianità spesso si è chiamati a soccorrere persone colpite da gravi sofferenze, provocate da catastrofi, calamità naturali come terremoti, alluvioni e da atti umani volti a danneggiare l’altro ad esempio attentati terroristici, aggressioni e stupri. Pertanto la psicologia dell’emergenza ha come finalità lo studio, la prevenzione e il trattamento dei processi psichici, delle emozioni e dei comportamenti che si determinano prima, durante e dopo gli eventi critici.

In riferimento a quanto detto, la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri (13 giugno 2006) ha redatto i “Criteri di massima sugli interventi psico-sociali da attuare nelle catastrofi”, così suddivisi:

Equipe psicosociale per le emergenze

E’ compito delle Regioni e delle Province Autonome individuare tra le Associazioni di Volontariato, gli Enti Locali e gli Ordini professionali, i componenti dell’equipe per il supporto psicosociale alla popolazione colpita da una calamità. L’equipe, in base agli specifici bisogni, deve prioritariamente:

  • avviare un programma per la protezione fisica e psichica della cittadinanza colpita, mediante l’attivazione delle risorse personali e comunitarie;
  • tutelare la dignità del soggetto nelle azioni di soccorso, interpretando le differenze culturali dei destinatari;
  • distribuire informazioni riguardo le tecniche di gestione dello stress, le reazioni a situazioni critiche e i bisogni pratici della popolazione. In aggiunta fornire strumenti per migliorare la comunicazione e l’uso delle informazioni stesse.

Triage

Il triage riguarda l’insieme dei parametri che l’operatore deve usare per classificare i soggetti in base alla gravità della condizione clinica e alla rinviabilità o meno dell’intervento terapeutico. Nel triage gli individui sono distribuiti in base a tre classi di priorità:

  • Priorità bassa, comprende i soggetti con lievi sintomi psicopatologici che richiedono un intervento di supporto psicologico;
  • Priorità intermedia, riguarda le persone con sintomi psicopatologici di gravità media che necessitano di una valutazione specialistica per interventi di supporto psicologico e/o farmacologico;
  • Priorità alta, che considera gli individui con importanti reazioni post traumatiche, con conseguente riduzione della propria autonomia, compromissione delle funzioni esecutive (attenzione, memoria…), scarsa consapevolezza della malattia. Dunque richiedono interventi e valutazioni psicologiche immediate.

triage psicologico

Destinatari degli interventi

I primi destinatari degli interventi di supporto psicologico sono le vittime dirette di un evento improvviso, indipendentemente dalla gravità; seguono i testimoni diretti, i familiari delle vittime, i soccorritori e i professionisti che abbiano prestato aiuto.

Gli scenari d’azione

I contesti d’intervento possono essere:

  • catastrofi ad effetto limitato, caratterizzato dall’integrità delle strutture di soccorso in cui si manifesta e da una limitata estensione nel tempo delle operazioni di assistenza (meno di 12 ore);
  • catastrofi che oltrepassano le potenzialità di risposta delle strutture locali. E’ una situazione contraddistinta da devastazione di ampi territori, da un elevato numero di vittime e da un coordinamento delle operazioni estremamente difficile. In questo caso, il supporto psicologico verrà offerto nella fase immediatamente successiva all’evento.

Formazione

La preparazione rappresenta un’importante strategia di prevenzione. Le ricerche dimostrano che la conoscenza approfondita riguardo gli scenari di rischio, le procedure organizzative e i comportamenti più idonei da adottare in emergenza da parte degli operatori coinvolti, possono ridurre sia lo stress individuale sia collettivo.

Detto questo, è fondamentale per chi voglia intraprendere questo mestiere una preparazione approfondita, anche attraverso esperienze sul campo, per la gestione di tali dinamiche.

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