Cambiare lavoro attraverso il potenziamento delle competenze trasversali

Cambiare lavoro diventa spesso una scelta obbligata legata a situazioni che sono più grandi di noi e sui cui abbiamo poco o nessun controllo.

Ad esempio ci sono mestieri che non esistono più, mestieri che rischiano di scomparire e altri che, se hanno mantenuto lo stesso nome, si sono talmente evoluti da non svolgere nemmeno più i compiti che una volta eseguito.

Tuttavia, ciò che dipende principalmente da noi, sono le competenze trasversali che decidiamo di sviluppare (chiamate anche soft skill e hard skill).

Dalla scuola primaria, alla maggior parte di noi è stata data un’educazione che mira a insegnarci alcune abilità utili da poter applicare in più campi della vita: queste abilità sono definite competenze trasferibili.

Ognuno di noi possiede delle innate attitudini, queste attitudini ci portano a sviluppare delle skill in modo più veloce e facile di altri­, mentre per altri su tali competenze dovranno invece lavorare più duramente per raggiungere gli stessi obiettivi. Diventa così fondamentale seguire le proprie predisposizioni, per poter individuare quelle competenze trasversali da sviluppare e, di conseguenza, scegliere poi la carriera dove poterle applicarle. 

Fare il contrario può portare a situazioni di insoddisfazione lavorativa e frustrazione; e non perché ci sia qualcosa che non va in te o nel lavoro stesso, perché quello che fai non è quello che sai fare meglio.

Lo studio e la pratica sono la base dello sviluppo delle competenze sia trasversali che tecniche. Siamo portati a credere, ancora oggi, che la persona competente sia la persona laureata o con qualifiche e titoli di studio migliori degli altri.

Secondo lo scrittore come David Goodhart, questo porta a una società piena di laureati qualificati per lavori che non esistono più o non sono più come una volta. Tale cambiamento lascia, tuttavia,  un vuoto e diventa così necessaria la formazione di professionisti capaci di prendere in mano le redini dei nuovi lavori: come, ad esempio, quelli creati dalle nuove tecnologie e avanzamenti della scienza.

Le competenze trasversali sono fondamentali

Concentrarsi sui lavori che saranno automatizzati nei prossimi anni è un esercizio di analisi utile per identificare opportunità di carriera alternative da considerare in caso di eventuale cambiamento lavorativo.

Non esiste una carriera perfetta che soddisfi tutte le esigenze e le aspirazioni, ma la perseveranza e la pazienza possono aiutare a scoprire il lavoro che meglio risponde alle proprie competenze. Ogni esperienza lavorativa, anche breve, fornisce competenze e abilità che possono essere trasferite a future opportunità professionali.

Per facilitare il cambiamento lavorativo e addirittura per spostarsi in ruoli o settori differenti, è importante acquisire abilità tecniche specifiche.

Digital skills: le competenze del futuro

Tra le skills che al giorno d’oggi possono aiutarti a cambiare lavoro passando facilmente da un’industria ad un’altra, sono identificate proprio le competenze digitali o green.

Alcuni esempi di digital skills sono:

  • Digital collaboration: lavorare in autonomia da remoto utilizzando il computer e strumenti di lavoro collegati in rete.
  • Virtual communication: software di posta elettronica, di messaggistica, di videoconferenze e videochiamate.
  • Digital literacy e digital awareness: comprendere, gestire e utilizzare in modo abile ed autonomo le tecnologie digitali.

Competenze trasversali più richieste

Le competenze trasversali, note anche come “soft skills“, sono abilità che hanno un’applicazione universale in molti contesti lavorativi.

Tra le competenze trasversali più richieste dalle aziende, vi sono:

  • Padronanza della lingua: una buona conoscenza della lingua madre e di una lingua straniera può essere fondamentale per molte professioni, aprendo nuove opportunità in diversi settori.
  • Problem solving e analisi: la capacità di analizzare dati, fatti e situazioni per risolvere problemi, diventa ancor più preziosa se combinata con un’attitudine positiva e la capacità di lavorare sotto pressione.
  • Creatività: sebbene la creatività sia spesso associata all’arte, in realtà è una forma di intelligenza strettamente legata all’innovazione e all’introduzione di novità per risolvere problemi e migliorare prodotti, processi e situazioni.
  • Leadership: un buon leader non solo guida e ispira, ma mostra anche coraggio, passione, sicurezza, impegno e ambizione. La capacità di coltivare i talenti dei collaboratori e costruire un team motivato è una competenza chiave per un leader di successo.
  • Flessibilità e adattabilità al cambiamento: essere flessibili e adattarsi facilmente ai cambiamenti sul lavoro apre molte opportunità, soprattutto se combinate con una forte capacità di apprendimento, rendendo più facile cambiare carriera o settore.

Per approfondire:

La motivazione al lavoro

Appena laureato! E adesso come trovo lavoro?