Cittadinanza digitale: diritti, doveri e nuove sfide

cittadinanza digitale

Nel corso degli ultimi decenni, le innovazioni tecnologiche e digitali hanno portato alla creazione di nuovi strumenti di partecipazione alla vita sociale, politica ed economica del paese, generando così un nuovo modo di essere cittadini: la cittadinanza digitale

Questo nuovo approccio apre le porte a nuove opportunità di informazione, di comunicazione, di socializzazione e di lavoro, ma porta con sé anche nuove sfide e rischi: per questo motivo, è essenziale imparare a comprendere il mondo digitale e acquisire le competenze necessarie a utilizzare la rete in modo consapevole.

Cos’è la cittadinanza digitale

Con cittadinanza digitale si intende la capacità di “partecipare attivamente, in maniera continuativa e responsabilmente alla vita della comunità”, grazie all’uso di tecnologie, infrastrutture e strumenti digitali. In Italia, il concetto di cittadinanza digitale è piuttosto recente e risale ufficialmente alla pubblicazione della “Carta della cittadinanza digitale” del 7 agosto 2015, con cui venivano dichiarati i principi fondamentali alla base del processo di ammodernamento della pubblica amministrazione e del rapporto tra cittadini, imprese e istituzioni.

In particolare, il concetto di cittadinanza digitale coinvolge la sfera dell’accesso digitale, ovvero il diritto ad accedere alle tecnologie necessarie per partecipare alla vita pubblica (es: reti WiFi libere e gratuite in tutte le città, bonus per l’acquisto di smartphone e computer); del commercio digitale, ovvero la regolamentazione dell’acquisto di beni e servizi online; della comunicazione digitale, ovvero la possibilità di scambiare informazioni e dati attraverso l’uso di tecnologie digitali; della competenza digitale, ovvero l’acquisizione di conoscenze e capacità tecniche indispensabili per un uso corretto degli strumenti digitali; e, infine, dell’identità digitale, ovvero la possibilità di essere identificati univocamente attraverso la creazione di documenti elettronici e digitali, utilizzabili anche per partecipare alla vita pubblica e usufruire dei servizi della Pubblica Amministrazione.

Domicilio digitale, SPID e Carta d’identità elettronica

Tra i principali diritti sanciti dalla Carta della cittadinanza digitale e dal Codice dell’Amministrazione Digitale è previsto, in particolare, il diritto a possedere un’identità digitale, con la quale interfacciarsi con enti e amministrazioni pubbliche e accedere in via telematica ai servizi da loro offerti. Questa identità digitale prende forma, nel nostro ordinamento, grazie a tre diversi strumenti: lo SPID, la Carta d’identità elettronica e il domicilio digitale.

  • Il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese (SPID) è uno strumento che permette ai cittadini di accedere a tutti i servizi online offerti dalle pubbliche amministrazioni effettuando l’accesso con le proprie credenziali personali (username e password) da qualsiasi computer, tablet o smartphone.
  • La Carta di identità elettronica è una sorta “evoluzione” del documento d’identità che, grazie a un microchip a radiofrequenza protetto da sofisticati protocolli di sicurezza, memorizza i dati del titolare e può trasmetterli automaticamente.
  • Il domicilio digitale è un indirizzo di posta elettronica  certificata o  un  servizio   elettronico   di   recapito   certificato qualificato che sostituisce il recapito fisico per l’invio di informazioni e comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione.

Le sfide della cittadinanza digitale

Le nuove tecnologie offrono, certamente, molte opportunità, sia per la vita privata che per quella pubblica e professionale: consentono di comunicare in modo rapido e immediato, accedere a informazioni e intrattenimento, partecipare a corsi di formazione e sviluppare nuove competenze, cercare lavoro più efficacemente, promuovere la propria attività o crearne una da zero. 

Tuttavia, il mondo digitale pone anche nuove sfide, prima tra tutte il cosiddetto “digital divide” (o divario digitale). Non bisogna dimenticare, infatti, che ad oggi, quasi il 30% delle famiglie italiane non ha un accesso adeguato alle tecnologie digitali o alla connessione internet. Questa criticità è emersa, in particolar modo, quando, all’inizio della pandemia, milioni di studenti e lavoratori si sono ritrovati a dover svolgere la propria attività da casa. Se, infatti,  in molti casi, lo smart working e la didattica a distanza hanno consentito di mantenere una certa continuità con il proprio percorso di formazione o di lavoro, hanno anche escluso e isolato tutti coloro che non erano in grado di prendere parte a questa nuova vita “virtuale”.

Quando si parla di digital divide, tuttavia, non ci si riferisce esclusivamente a chi non ha l’accesso agli strumenti tecnologici, ma anche a chi non possiede le competenze necessarie per usufruirne. Non basta, infatti, comprare uno smartphone o un pc per diventare “cittadini digitali”, è necessario anche essere in grado di utilizzare la rete in modo consapevole, approcciarsi alle informazioni che si trovano online con spirito critico, e imparare a riconoscere e proteggersi da eventuali situazioni di rischio (es: truffe online, fake news, cyberbullismo).

Per approfondire

Il corso online CITTADINANZA DIGITALE – Come utilizzare la rete in modo consapevole ed efficace, tenuto dalla docente Biagia Flaccavento, Assistente Sociale, approfondisce l’argomento evidenziando principi, diritti e doveri del cittadino digitale. Il corso, strutturato in cinque lezioni, mira a fornire ai partecipanti le metodologie, le tecniche e le competenze sulla corretta navigazione web, l’uso dei social, ovvero sull’uso proficuo delle risorse in rete; in modo consapevole ed efficace.