Conoscere i Disturbi dello Spettro Autistico: i nostri articoli

disturbi dello spettro autistico

Il 2 aprile di ogni anno si celebra la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, ricorrenza riconosciuta a livello internazionale e istituita dall’ONU allo scopo di promuovere una maggiore sensibilizzazione rispetto ai disturbi dello spettro autistico.

IGEA è, da sempre, molto attenta a questo tema, sia dal punto di vista formativo che dal punto di vista informativo e divulgativo: sulla nostra piattaforma sono disponibili corsi, seminari online e articoli di approfondimento, rivolti a genitori, educatori, insegnanti, psicologi e professionisti coinvolti a vario livello nell’educazione o nell’assistenza di persone affette da autismo.

I nostri articoli di approfondimento

Per una prima introduzione e definizione di autismo, consigliamo di leggere l’articolo I Disturbi dello Spettro Autistico, in cui viene fornita anche una descrizione esaustiva dei segnali e dei sintomi a cui prestare attenzione per individuare precocemente disturbo, già dai primi mesi di età. 

Riconoscere i primi campanelli d’allarme può risultare fondamentale per un genitore, in quanto, come riportato nell’articolo Diagnosi di Autismo, prevenendola si riduce il rischio di 3 volte, con un intervento precoce su bambini di età tra i 9 e i 14 mesi, è possibile ridurre anche di tre volte il rischio di ricevere una diagnosi di autismo al compimento dei tre anni.

Una discussione più approfondita sul concetto di autismo e su come questo venga contrapposto regolarmente con una “neurotipicità” (forse non così tanto tipica) è disponibile nell’articolo Epidemia autismo: perché i conti non tornano, a cura della dott.ssa Luisa Di Biagio. La dottoressa evidenzia come la diagnosi di autismo, indipendentemente dall’effettiva gravità delle sue condizioni, cambi il modo in cui un individuo viene percepito e trattato dalla società, portando diversi esempi di come quel “pezzo di carta” possa influenzare la vita delle persone. “Avere una diagnosi significa potenzialmente perdere il lavoro, o essere inserito in circuiti di lavoro “particolari”. Bertil Petterson, responsabile regionale dell’Associazione Autismo della Svezia denuncia lo scandalo delle patenti diverse. In Svezia se sei autistico, Asperger, devi dimostrare a cadenza regolare di non essere pericoloso alla guida. […] A Roma le scuole hanno diritto di non accettare i bambini con diagnosi. In UK forse lo scenario peggiore, la prima madre a cui viene messa in discussione la competenza genitoriale per presunta anaffettività è una donna Asperger scozzese.

Infine, l’articolo Autismo e differenze di genere indaga le possibili cause della maggiore incidenza dei disturbi del neurosviluppo nella popolazione maschile rispetto a quella femminile.

Disturbi dello spettro autistico e strategie di intervento

L’articolo Autismo: come intervenire offre una panoramica sullo stato dell’arte rispetto alle strategie e alle linee guida attualmente disponibili per l’intervento e il trattamento dei disturbi dello spettro autistico. In particolare,  l’articolo fa riferimento alle linee guida 21 sul “trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti”, pubblicate nel 2011 dall’Istituto Superiore di Sanità, sul trattamento per l’autismo. Nell’ampia gamma di offerte terapeutiche, questo documento fornisce un orientamento rispetto agli interventi per cui sono disponibili prove scientifiche di valutazione di efficacia, articolando le raccomandazioni per la pratica clinica sulla base di queste prove.

Tra le varie metodologie di trattamento, l’arteterapia e, in particolare, la musicoterapia ricoprono un ruolo di particolare rilievo per lo sviluppo delle capacità relazionali, di espressione, di comunicazione, e di motricità. Questi temi sono affrontati nel dettaglio nell’articolo Arteterapia e Autismo: una comunicazione possibile

La metodologia TEACCH è approfondita, invece, nell’articolo dedicato L’APPROCCIO TEACCH – Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children. Questa metodologia, sviluppata negli anni ‘70 dallo psicologo Eric Schopler, consiste nel “proporre compiti non solo organizzati secondo un’appropriata gradazione di difficoltà, allo scopo di favorire apprendimento senza errori, ma anche materialmente organizzati in modo da garantire assoluta indipendenza nella comprensione del compito, del modo di svolgerlo, della sua durata e della sua fine.”

Infine, l’articolo Il linguaggio nell’autistico affronta il tema dello sviluppo linguistico nel bambino affetto da autismo e propone alcuni interventi terapeutici per il trattamento dei disturbi del linguaggio.

Le figure che si occupano di disturbi dello spettro autistico

Il professionista che si occupa di intervenire nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico è solitamente un professionista sanitario con una formazione universitaria e post universitaria specifica conseguita nel settore della pedagogia sociale, della psicologia o della neuropsicologia. Il suo compito è, innanzitutto, quello di effettuare una valutazione diagnostica e funzionale e, in secondo luogo, di proporre interventi di riabilitazione. I requisiti e le competenze di questa figura professionale sono approfonditi nell’articolo Il Professionista che si occupa di Autismo.

Il ruolo della famiglia e del genitore nell’educazione e nell’assistenza dei bambini affetti da sindrome autistica sono, invece, affrontati nel dettaglio nell’articolo Caregiver e autismo, che evidenzia le conseguenze psicologiche di questo difficile compito sulle figure che si assumono la responsabilità di caregiver. L’articolo riporta come, ad esempio, “i genitori di bambini con autismo riportano spesso un maggiore stress legato alle funzioni di accudimento rispetto ai genitori di bambini non disabili o con altre forme di disabilità”. Infatti, “a differenza delle madri di bambini con sindrome di down, le madri di bambini con autismo siano più stressate, sconvolte e deluse, più preoccupate per la dipendenza del bambino e la gestione del suo comportamento, gli effetti del bambino su altri membri della famiglia e più ansiose per ottenere servizi adeguati”.