Corporate Social Responsibility (CSR) e DURC: approfondimento sulla gestione etica e regolarità contributiva nelle imprese

La Corporate Social Responsibility (CSR), o Responsabilità Sociale d’Impresa, rappresenta l’approccio responsabile alla gestione di tutte le attività che possono influire sulla società, sull’ambiente e sull’etica, adottato da imprese di varie dimensioni e settori.

I modelli per la gestione della CSR si fondano principalmente sullo standard internazionale SA8000 per la Certificazione Etica o Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale.

Questi modelli implicano un’analisi approfondita delle condizioni lavorative di tutti gli attori coinvolti (dipendenti, fornitori, clienti, ecc.) e offrono soluzioni per migliorarne le condizioni.

L’implementazione di attività di responsabilità sociale in un’azienda si traduce in un miglioramento dell’immagine aziendale, una maggiore fiducia da parte dei clienti e delle organizzazioni sociali, un clima aziendale più positivo, un senso di appartenenza all’organizzazione e un coinvolgimento più profondo da parte dei collaboratori nel raggiungimento degli obiettivi.

DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva): L’acronimo DURC indica il Documento Unico di Regolarità Contributiva di un’impresa.

Questa certificazione attesta la regolarità dei pagamenti dovuti a enti come l’INPS, l’INAIL e eventuali Casse edili, comprese le somme relative a premi e accessori.

Il DURC è rilasciato anche in presenza di scostamenti fino a 150 euro, comprensivi di accessori di legge.

I requisiti di regolarità contributiva DURC sono definiti dagli articoli 3 e 5 del D.M. del 30 gennaio 2015, come modificati dal D.M. del 23 febbraio 2016.

Il certificato DURC è essenziale per:

  1. Erogare sovvenzioni, contributi, sussidi e vantaggi economici.
  2. Partecipare a procedure di appalto pubblico e lavori privati edilizi.
  3. Ottenere l’attestazione SOA per partecipare a gare d’appalto per lavori pubblici.
  4. Accedere a benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale.

Nel settore dell’edilizia, il committente deve acquisire il DURC dalla ditta appaltatrice, con sanzioni per entrambi in caso di omissione.

L’impresa non in regola rischia conseguenze gravi, dall’interruzione dei lavori alla sospensione dell’abilitazione all’esercizio dell’attività, con possibili azioni penali per omesso versamento delle ritenute previdenziali.

Attualmente, il DURC deve essere richiesto online tramite i portali INAIL, INPS o Cassa edile, ed è valido per 120 giorni se l’esito è positivo.