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Gestione del primo soccorso in ambito aziendale: organizzazione, selezione degli addetti e formazione

Il concetto di primo soccorso si riferisce a un insieme di procedure, azioni e interventi eseguiti immediatamente sulla vittima di un incidente o di un malore, al fine di contrastare tempestivamente l’emergenza sanitaria in attesa dell’arrivo degli operatori sanitari.

Nel contesto aziendale, il primo soccorso mira a affrontare prontamente situazioni di emergenza che si verificano sul luogo di lavoro.

L’efficacia del primo soccorso in azienda è cruciale per diverse ragioni. Innanzitutto, la riduzione dei tempi di intervento da parte del personale sanitario nazionale è fondamentale per massimizzare le possibilità di recupero della vittima.

Un intervento rapido può fare la differenza tra la vita e la morte, soprattutto in situazioni critiche.

Inoltre, la corretta organizzazione delle squadre di emergenza svolge un ruolo chiave.

Un team ben addestrato può fornire informazioni cruciali ai medici che giungono sul luogo dell’incidente, consentendo loro di prendere decisioni informate e di fornire l’assistenza necessaria in modo più efficace.

La tempestiva comunicazione di dettagli importanti, come la natura del malore o dell’infortunio, può influire positivamente sulla qualità delle cure fornite.

Infine, evitare manovre errate sull’infortunato è un aspetto critico del primo soccorso. Un intervento inadeguato potrebbe peggiorare la situazione o causare danni ulteriori.

Pertanto, la formazione adeguata del personale aziendale in materia di primo soccorso è essenziale per garantire che le azioni intraprese siano adeguate e sicure.

In sintesi, il primo soccorso in azienda non solo mira a contrastare tempestivamente l’emergenza sanitaria sul luogo di lavoro, ma anche a contribuire in modo significativo alla salvaguardia della vita umana attraverso una corretta organizzazione delle squadre di emergenza e l’applicazione di procedure adeguate ed efficaci.

Quali attrezzature di primo soccorso devono essere presenti in azienda

Le disposizioni riguardanti le attrezzature di primo soccorso, i requisiti per il personale delle squadre di emergenza e la formazione in materia di primo soccorso sono delineati nel Decreto Ministeriale 388/2003, che rende obbligatoria in ogni azienda la presenza di:

  • Cassetta di Primo Soccorso: Questa rappresenta l’attrezzatura di base contenente gli strumenti essenziali per fornire assistenza immediata in situazioni di emergenza.
  • Pacchetto di Medicazione: Un’alternativa almeno altrettanto valida, comprendente materiali specifici per la cura delle ferite e la gestione delle medicazioni.

Contenuto della cassetta di primo soccorso e del pacchetto di medicazione

Il Decreto Ministeriale 388/03 stabilisce il contenuto minimo per entrambe le attrezzature (consultabile negli allegati 1 e 2).

Esso può includere articoli come bende, disinfettanti, cerotti, forbici mediche e altri strumenti fondamentali per il pronto intervento.

Va notato che il contenuto della cassetta di primo soccorso, come definito dal Decreto, può essere soggetto a integrazioni specifiche in base ai rischi particolari presenti nel luogo di lavoro.

Tuttavia, qualsiasi modifica o integrazione deve essere concordata con il Medico Competente per assicurare la congruenza con le esigenze specifiche del contesto lavorativo.

In sintesi, il rispetto delle disposizioni stabilite dal Decreto Ministeriale 388/2003 garantisce che ogni azienda sia adeguatamente attrezzata per affrontare situazioni di emergenza, fornendo al personale strumenti e risorse necessarie per un intervento tempestivo e efficace.

Come avviene la designazione degli addetti al primo soccorso

Il datore di lavoro, in conformità all’articolo 18 lettera b) del Decreto Legislativo 81/2008, è tenuto a “designare preventivamente i lavoratori incaricati di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza”.

Questa designazione è obbligatoria per tutte le aziende con almeno un dipendente, un socio lavoratore, o comunque un lavoratore che sia considerato “subordinato”.

Il processo di designazione degli addetti al primo soccorso implica la consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

Questo passaggio è cruciale per garantire un coinvolgimento partecipativo e una valutazione adeguata delle competenze necessarie per gestire situazioni di emergenza.

La figura dell’addetto al primo soccorso riveste un ruolo fondamentale nella sicurezza sul luogo di lavoro, contribuendo a garantire un intervento tempestivo e competente in caso di incidenti o situazioni critiche.

In sintesi, la designazione degli addetti al primo soccorso è un’azione preventiva che il datore di lavoro è tenuto a compiere, coinvolgendo il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza per garantire una selezione accurata e consapevole dei lavoratori incaricati di gestire le emergenze.

Quanto deve essere numeroso il personale designato per le squadre di emergenza di primo soccorso

Il numero di lavoratori designati come “addetti al primo soccorso” non è fissato dalla legislazione, ma è determinato “tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell’azienda o dell’unità produttiva”. Questo calcolo deve considerare anche la possibilità di turni di lavoro, assenze per malattia, ferie, e deve prevedere una distribuzione uniforme degli addetti al primo soccorso nei vari reparti, aree ed edifici che costituiscono l’azienda.

In altre parole, la quantità di addetti alle squadre di emergenza di primo soccorso deve essere adeguata per assicurare una copertura continua durante gli orari lavorativi e per garantire un intervento tempestivo, tenendo conto anche delle dimensioni complessive dell’azienda.

È possibile che un lavoratore rifiuti la nomina

Secondo quanto stabilito dal Testo Unico della Sicurezza (D. Lgs. 81/08), i lavoratori individuati dal datore di lavoro come addetti al primo soccorso non possono rifiutare la designazione, a meno che non sussistano giustificati motivi.

Quali sono i compiti degli addetti alle squadre di emergenza di primo soccorso

Il compito principale degli addetti alle squadre di emergenza per il primo soccorso è comunicare in modo efficace con il personale sanitario che interviene sul luogo dell’incidente.

Questo implica fornire tutte le informazioni necessarie per analizzare e valutare la gravità dell’infortunio. Pertanto, gli addetti al primo soccorso devono essere in grado di riconoscere l’emergenza sanitaria, chiamare i soccorsi, prevenire i danni evidenti e probabili post-trauma, accertare le condizioni psico-fisiche dell’infortunato, assistere l’infortunato in attesa dei soccorsi, conoscere le modalità di allerta del sistema di soccorso e avere familiarità con i rischi specifici dell’attività lavorativa svolta e le malattie correlate al luogo di lavoro.

Quali sono le responsabilità dell’addetto al primo soccorso

L’addetto al primo soccorso è esente da responsabilità penali nell’adempimento delle proprie funzioni, in quanto agisce in “stato di necessità”, salvo nei casi di omissione di soccorso o abuso di professione, in cui deve evitare misure inopportune o scorrette. Importante sottolineare che tali responsabilità ultime ricadono su chiunque si trovi di fronte a un infortunato o a una persona bisognosa di cure e soccorso, indipendentemente dalla nomina di addetto al primo soccorso.

Quali sono i corsi di formazione per gli addetti al primo soccorso

Una volta designato dal datore di lavoro, l’addetto al primo soccorso deve partecipare a corsi di formazione di durata variabile, a seconda del tipo di azienda.

Il programma di tali corsi è specificato negli Allegati 3 e 4 del D.M. 388/2003 e varia in base alla classificazione delle aziende secondo il D.M. 388/03 nei Gruppi A, B e C.

Quali sono le aziende classificate nel gruppo A

Conforme al D.M. 388/03, nel Gruppo A rientrano:

  • Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro (desumibili dalle statistiche nazionali INAIL del triennio precedente pubblicate nella Gazzetta Ufficiale).
  • Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato nel comparto dell’agricoltura.
  • Aziende con attività industriali soggette all’obbligo di dichiarazione o notifica ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. n. 334/1999, centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari, aziende estrattive e altre attività minerarie, aziende che svolgono lavori in sotterraneo, aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni.

Quali sono le aziende classificate nel gruppo B e nel Gruppo C

La classificazione dei Gruppi B e C per quanto riguarda il primo soccorso si basa sulla classificazione del Gruppo A:

  • Rientrano nel Gruppo B le aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel Gruppo A.
  • Rientrano nel Gruppo C le aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel Gruppo A.

Qual è la durata dei corsi di primo soccorso aziendale

I corsi di formazione in materia di primo soccorso, condotti esclusivamente da personale medico, presentano una durata variabile in base al tipo di azienda:

  • Aziende del Gruppo A: 16 ore.
  • Aziende dei Gruppi B e C: 12 ore.

La formazione dell’addetto al primo soccorso deve essere aggiornata periodicamente?

Sì, la formazione è soggetta a un aggiornamento triennale.

Il corso di formazione per l’aggiornamento degli addetti alle squadre di emergenza di primo soccorso ha una durata minima di:

  • 6 ore per le aziende del Gruppo A.
  • 4 ore per le aziende dei Gruppi B e C.

La formazione può essere svolta in modalità e-learning

No, secondo la legislazione vigente, non è possibile erogare la formazione di primo soccorso attraverso la modalità e-learning.

Questa limitazione è giustificata dalla necessità di includere prove pratiche nell’addestramento, elementi che non possono essere adeguatamente replicati in un contesto virtuale.

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