La progettazione della casa d’amore (Parte 3)

casa

a cura dell’Arch. Flavia Fazio

La progettazione inclusiva arriva in Italia nel 1968 dove si stila decalogo di regole per la progettazione inclusiva, tema importante per una società che sempre più orientata al voler creare spazi per tutti. Da qui si parla anche di architettura multietnica che nasce dal fenomeno in crescita delle coppie miste sia in Italia che nel mondo, in aumento rispetto agli anni scorsi. In un mondo sempre più multiculturale vi è lo scopo e l’esigenza morale di creare nuovi spazi urbani inclusivi creando città multiculturali dove convivono, nel rispetto reciproco, individui con religioni e cultura differente. La crescita di famiglie multiculturali genera la necessità di creare anche un’abitazione coniugale che unisca in armonia e sintonia il background dei due partner.

La progettazione inclusiva e multiculturale è un passo importante da fare per la coppia mista che decide di andare a convivere assieme. Lo studio attento alle necessità di due culture diverse porta a esigenze progettuali ben definite che rispettino tutti gli ambiti della vita della coppia e del singolo. In una coppia mista, ad esempio, con fede diversa, porterà un’attenzione maggiore per creare adeguati spazi che rispettano le religioni della coppia.

Nella nostra storia vi sono esempi dove l’unione di due culture e religioni diverse ha creato uno stile architettonico che ora è inserito come patrimonio dell’Umanità: lo stile arabo normanno. E’ l’esempio perfetto di coniugazione di due culture e religioni diverse: gli arabi e i normanni. Due popoli distinti che assieme hanno realizzato opere architettoniche magnifiche.

Come esempi recenti di progettazione inclusiva multiculturale vi è anche la progettazione e la realizzazione di un’architettura sacra dove diverse religioni si trovano all’interno dello stesso luogo. La planimetria parla e chiarisce l’identità di ciascuna fede, rispettandola e unendo popoli nello stesso luogo sacro: l’Abrahamic Family House e Il Tempio di tutte le religioni, detto anche Tempio dell’Universo.

L’articolo si pone l’obiettivo di far conoscere la possibilità di far convivere due culture diverse nel caso di una coppia mista che decide di creare il proprio nido d’amore senza dover rinunciare alla propria cultura e alla propria fede. La convivenza di due persone di culture diverse non deve portare litigi ma, anzi, deve portare un messaggio importante di rispetto reciproco e soprattutto che l’amore va oltre il credo e la cultura. Rassicurarsi anche con un professionista che li aiuti nella scelta e nella giusta progettazione, facendo nota di entrambe le necessità.

1. Progettazione inclusiva

Nel 1968 in Italia si inizia ad adottare decalogo per la progettazione di spazi accessibili a tutti.

La progettazione inclusiva, nota anche come progettazione universale o design for all, è un approccio che mira a creare spazi, prodotti e servizi che possono essere utilizzati da tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità, età, genere o altre caratteristiche. L’obiettivo è quello di promuovere l’accessibilità e l’usabilità per il più ampio spettro di individui possibile. Ecco alcuni principi chiave della progettazione inclusiva:

  • Accessibilità fisica, ovvero, garantire che gli spazi siano accessibili a persone con diverse abilità motorie. Ciò può includere rampe per sedie a rotelle, ascensori, percorsi senza ostacoli e servizi igienici accessibili.
  • Accessibilità sensoriale: considerare le esigenze di persone con diverse capacità sensoriali, come la vista o l’udito. Utilizzare segnali acustici, segnaletica chiara, contrasti visivi e altre caratteristiche per rendere gli ambienti più accessibili.
  • Design intuitivo: creare prodotti e spazi che siano facili da capire e utilizzare senza la necessità di istruzioni complesse. Un design intuitivo rende l’oggetto o lo spazio accessibile a un pubblico più ampio.
  • Adattabilità: progettare in modo flessibile per consentire adattamenti o modifiche in base alle esigenze specifiche degli utenti. Ad esempio, gli arredi possono essere configurati per adattarsi a diverse disposizioni o utilizzati in modi diversi.
  • Sensibilità culturale: considerare le differenze culturali nelle pratiche di progettazione per garantire che gli spazi e i prodotti siano culturalmente appropriati e accoglienti per una varietà di persone.
  • Accessibilità digitale: Nel contesto digitale, la progettazione inclusiva si estende anche all’accessibilità dei siti web, delle applicazioni e dei servizi online. Ciò può includere testo alternativo per le immagini, facile navigazione sulla tastiera e altre caratteristiche che facilitano l’accesso a tutti.
  • Consapevolezza dell’età: considerare le esigenze specifiche legate all’età, ad esempio, nella progettazione di spazi per bambini o anziani.

La progettazione inclusiva mira a superare le barriere che potrebbero impedire alle persone di partecipare pienamente alla società e di usufruire di servizi e spazi in modo autonomo. Questo approccio è importante non solo per rispettare i principi di equità e giustizia sociale, ma anche per creare ambienti che arricchiscono la vita di tutti gli individui, indipendentemente dalle loro caratteristiche specifiche (Donati ed Scabini, 1997).

1.1. Società multietnica

Una società multietnica è caratterizzata dalla presenza di gruppi etnici diversi che convivono all’interno di una comunità o di un territorio geografico. Questa diversità etnica può manifestarsi attraverso differenze culturali, linguistiche, religiose, e talvolta può coinvolgere anche differenze di origine nazionale o etnica. Una società multietnica può essere il risultato di migrazioni, colonizzazioni storiche, o di un’ampia diversità etnica e culturale nativa. La società è caratterizzata da una vasta gamma di culture, tradizioni, e pratiche sociali provenienti da diversi gruppi etnici.

Le caratteristiche di una società multiculturale sono ad esempio: la presenza di molteplici lingue parlate all’interno della società, diversità religiosa, dove, ci possono essere diverse pratiche religiose all’interno della società, con la coesistenza di varie fedi e credenze. La chiave di una società multietnica è che i diversi gruppi convivano in modo pacifico e rispettoso, con una coesistenza armoniosa. L’integrazione Sociale coinvolge il processo mediante il quale individui di diversi gruppi etnici partecipano pienamente alla vita sociale, economica e politica della società. Per una pacifica società multietnica ci sono importanti fattori da tenere in considerazione:Leggi Antidiscriminatorie per garantire i diritti e le opportunità uguali per tutti i cittadini, indipendentemente dal loro background etnico. Promuovere la celebrazione della diversità come un valore positivo, riconoscendo le ricchezze culturali portate dai vari gruppi. Inoltre, tolleranza e accettazione sono importanti per il buon funzionamento di una società multietnica. Ciò implica rispetto reciproco e comprensione delle diverse prospettive culturali.

Una società multietnica spesso incoraggia lo scambio culturale, che può manifestarsi attraverso eventi culturali, festival, e altre attività che favoriscono la conoscenza reciproca.

È importante notare che il concetto di società multietnica è complesso e può variare notevolmente a seconda del contesto storico, geografico e culturale. La gestione efficace della diversità richiede sforzi continuativi per promuovere l’uguaglianza e la giustizia sociale.

Le coppie miste sono sempre esistite, ma il concetto ha guadagnato maggiore rilevanza nelle società moderne, dove la globalizzazione, le migrazioni e le opportunità di incontri interculturali sono aumentate. Queste coppie possono sperimentare una gamma di sfide e opportunità uniche, a seconda dei contesti culturali in cui vivono.

È importante sottolineare che ogni coppia è unica, e l’esperienza delle coppie miste può variare notevolmente. La chiave per il successo di queste relazioni spesso risiede nella comunicazione aperta, nel rispetto reciproco e nella capacità di affrontare le sfide insieme.

Essere una coppia mista significa avere tradizioni, credenze e stili comportamentali differenti.

Comprensione, dialogo, tanta empatia e un pizzico di curiosità verso il partner. Far funzionare ogni relazione è un lavoro continuo, ma se il tuo partner ha una cultura differente dalla tua bisogna rimboccarsi le mani e cercare sempre una mediazione, la giusta via di mezzo dove incontrarsi. Perché gli ostacoli non mancano, anche dal punto di vista sociale.

2. Esempi di Architettura inclusiva religiosa: Abrahamic Family House e Il Tempio di tutte le religioni, detto anche Tempio dell’Universo

Il “Tempio di tutte le religioni” è un edificio situato a Kazan, in Russia. Questo edificio è un progetto architettonico unico che cerca di promuovere l’idea di tolleranza religiosa e l’armonia tra le diverse fedi.

Le caratteristiche principali del Tempio di tutte le religioni:

  • Progettazione Unica: il Tempio di tutte le religioni è noto per la sua architettura eclettica e unica, che incorpora elementi di diverse tradizioni religiose. L’edificio è stato progettato per rappresentare e rispettare tutte le principali religioni del mondo. All’interno dell’architettura vi è un museo delle Religioni del Mondo: all’interno del tempio, c’è un museo dedicato alle principali religioni del mondo. Questo museo è concepito come uno spazio educativo che offre informazioni sulle varie tradizioni spirituali e cerca di promuovere la comprensione interreligiosa.
  • Vi è uno spazio Multiconfessionale: il tempio, infatti, è progettato per accogliere persone di diverse fedi. Non è dedicato a una particolare religione, ma cerca di essere uno spazio in cui le persone di qualsiasi credo possono pregare, meditare o riflettere.
  • Architettura Eclettica: gli esterni dell’edificio presentano una mescolanza di stili architettonici, con elementi che richiamano moschee, chiese, sinagoghe e templi. Questa diversità rappresenta visivamente l’obiettivo di inclusione di tutte le tradizioni religiose.

Il tempio è stato costruito in modo progressivo nel corso degli anni. L’idea di costruire un edificio simbolico che abbraccia tutte le religioni è stata concepita dall’artista e architetto Ildar Khanov.

Quest’opera architettonica è stata progettata con l’obiettivo di promuovere la tolleranza, il rispetto e la pace tra le diverse comunità religiose. Serve anche come luogo di dialogo interreligioso.

È importante notare che il Tempio di tutte le religioni ha ricevuto reazioni diverse e alcune critiche. Alcune persone lodano l’intento di promuovere la comprensione tra le religioni, mentre altri ritengono che l’elettismo architettonico potrebbe essere interpretato come una mancanza di rispetto per le autentiche tradizioni religiose (Paldino, 2020).

L’Abrahamic Family House è un progetto architettonico situato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Questo complesso è stato progettato come un luogo di culto interreligioso che riflette la diversità e la convivenza pacifica tra le tre principali religioni abramitiche: l’Islam, il Cristianesimo e l’Ebraismo.

Le caratteristiche principali dell’Abrahamic Family House sono:

  • Un’architettura unica: il complesso comprende tre edifici separati, ciascuno dedicato a una delle religioni abramitiche: una moschea, una chiesa e una sinagoga. Questa struttura rappresenta un simbolo tangibile di coesistenza e rispetto reciproco.
  • Promozione dell’interreligiosità: l’obiettivo dell’Abrahamic Family House è promuovere il dialogo interreligioso, la comprensione reciproca e la collaborazione tra le comunità di diverse fedi. Si spera che questo possa contribuire a ridurre la tensione e promuovere la pace.

Oltre agli spazi di culto, il complesso include un centro culturale ed educativo. Questo spazio è progettato per facilitare attività di dialogo, conferenze e programmi educativi che promuovono la comprensione interreligiosa.

Un importante fattore è la progettazione di inclusività: è concepito come uno spazio aperto a persone di tutte le fedi, incoraggiando la partecipazione e la partecipazione comunitaria.

Quest’opera architettonica enfatizza i valori di tolleranza, rispetto e coesistenza pacifica, riflettendo l’impegno degli Emirati Arabi Uniti a promuovere una società inclusiva e diversificata.

Il design architettonico ha anche una funzione simbolica. Infatti, l’architettura del complesso è stata progettata in modo da riflettere sia le somiglianze che le distinzioni tra le diverse strutture di culto. Ciò mira a celebrare la diversità all’interno dell’unità architettonica complessiva.

Il progetto dell’Abrahamic Family House è stato annunciato come parte degli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per promuovere la tolleranza religiosa e la coesistenza pacifica tra persone di diversa fede. La costruzione di questo complesso è stata parte di un impegno più ampio per promuovere valori di inclusione e dialogo interreligioso nella regione e oltre (Cocks, 2019).

2.1 Progettazione del nido d’amore inclusivo

Nel corso degli ultimi anni la percentuale di matrimoni misti è cresciuta del 35% nel 2020 e sta continuando a crescere questo ci indica che si va verso una direzione di società mista e quindi bisogna sempre più pensare a una progettazione inclusiva in tutti gli ambiti (Colomba, 2015).

La progettazione di una casa per una coppia mista coinvolge partner provenienti da background culturali, etnici o nazionali diversi e richiede una considerazione attenta delle differenze culturali e una prospettiva inclusiva. Qui ci sono alcune considerazioni che possono essere rilevanti nella progettazione di una vita insieme per una coppia mista. Intanto la comunicazione aperta e comprensione reciproca. La condivisione delle tradizioni porta creare una casa che porti entrambe le diverse necessità del partner.

La gestione delle differenze culturali è un fattore che si rispecchia nella progettazione della casa. Gli spazi devono sempre avere il rispetto per le differenze dei due, riconoscendo che ognuno porta con sé una storia e una prospettiva unica. Nella progettazione della casa di una coppia mista bisogna tener conto che la religione e la cultura è un fatto importante e fondamentale per entrambi. Entrambe le culture e le religioni vanno portate in alto per un rispetto reciproco. Indi per cui la progettazione della casa deve tener conto di spazi plus che servono per mantenere le tradizioni di ognuno nella coppia. Ad esempio una persona musulmana praticante ha esigenze funzionali nella casa come uno spazio silenzioso dove può pregare, senza che interferisca con altri spazi della casa molto più vivaci e rumorosi.

Molte persone induiste, hanno necessità di avere una stanza sacra di preghiera. Quindi all’interno della progettazione della casa si penserà a creare un luogo chiuso con un determinato arredamento che sia specchio delle necessità.

La differenza culturale è un fattore importante perché racchiude l’identità dell’individuo. Ogni cultura si rispecchia nelle abitudini e negli spazi della casa. L’ambiente domestico deve racchiudere e portare avanti entrambe le culture della coppia senza che nessuna prevalga l’altra. Anche l’uso dei materiali e della costruzione dei luoghi vanno pensati per due persone con un’identità diversa.

La progettazione inclusiva sconfigge le barriere portando armonia e pace negli spazi. La cucina, ad esempio, è uno spazio dove i sapori di diverse culture vengono portati avanti. Il tavolo da cucina e le sedute, gli spazi attorno sono pensati per un convivio di una coppia che seppur provenendo da abitudini e culture diverse, si riuniscono attorno a un tavolo. Ad esempio nella tradizione giapponese le sedute e il tavolo sono molto diversi rispetto a quello italiano, ma si possono far convivere entrambe le esigenze: come l’inserimento di un sedie che si richiudono all’altezza del pavimento e un tavolo che a seconda delle esigenze si alzi e si abbassi. Costruendo così uno spazio di pranzo sia italiano sia giapponese. Tutte queste accortezze e questi ragionamenti vanno fatti con un progettista che aiuta nelle scelte e nella pianificazione armonica della casa.

Conclusioni

La costruzione di uno spazio dove due culture diverse convivono è un pensiero complesso che può sembrare difficile da realizzare, ma, in realtà è semplice e arricchisce l’intimità e l’identità della casa.

La decisione di andare a vivere con il proprio partner che ha una cultura e una religione diversa non deve spaventare, ma anzi, stimolare per il superamento delle barriere. La casa diventa per le coppie miste un regalo di unione dei loro animi. Dove possono essere se stessi e rispettarsi non solo nel rapporto amoroso ma anche nella condivisione degli spazi e durante la creazione della prima casa come nido d’amore.

Bibliografia e sitografia

  1. Pierpaolo Donati ed Eugenia Scabini, Collana Studi interdisciplinari sulla famiglia n.12, (1997), ‘’La famiglia in una società multietnica’’
  2. https://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/progetti/tempio-tutte-religioni-312
  3. https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/le-tre-religioni-insieme-ad-abu-dhabi/132426.html
  4. https://www.neodemos.info/2010/02/25/le-coppie-miste-in-italia/