L’ansia e i disturbi d’ansia negli adolescenti

ansia

a cura della dott.ssa Rossana Stiuso

Abstract

L’ansia è una reazione biologica che può avere origini evolutive e prepara l’organismo a rispondere in modo appropriato a potenziali pericoli. Questa risposta fisiologica è conosciuta come la “risposta di lotta o fuga” e può essere utile in molte circostanze, per affrontare situazioni difficili. Sebbene l’ansia sia un elemento naturale della risposta umana allo stress, essa può diventare problematica quando diventa eccessiva, persistente o interferisce con la vita quotidiana. In questi casi, può trasformarsi in un disturbo d’ansia, che richiede attenzione e possibili trattamenti.

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC), ad esempio, è una modalità terapeutica efficace, che si concentra sulla modifica dei modelli di pensiero negativi e sulle abitudini comportamentali dannose. Questo tipo di terapia può aiutare le persone a comprendere e cambiare i modelli di pensiero distorti, che contribuiscono all’ansia, fornendo loro nuovi strumenti per affrontare le situazioni stressanti. Inoltre, strategie di gestione dello stress, esercizio fisico regolare, tecniche di rilassamento e stile di vita sano aiutano l’individuo nella gestione dell’ansia.

L’ansia diventa patologica, invece, quando le reazioni dell’individuo, di fronte ad una situazione, sono quantitativamente esagerate, come nel caso dei disturbi d’ansia negli adolescenti.

I disturbi d’ansia sono comuni negli adolescenti e possono avere un impatto significativo sulla loro vita quotidiana. Gli adolescenti con disturbi d’ansia possono sperimentare sintomi come preoccupazione eccessiva, tensione muscolare, irrequietezza, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno. Questi sintomi possono influenzare negativamente le loro performance scolastiche, le relazioni sociali e la qualità della vita in generale. Pertanto, aumentare la consapevolezza sui disturbi d’ansia negli adolescenti può essere utile sia per i genitori sia per gli insegnanti, nel riconoscere e affrontare tali situazioni.

In questo articolo scientifico, nella prima parte sarà analizzata l’ansia; nella seconda parte, i disturbi d’ansia negli adolescenti e i trattamenti adeguati, per affrontarli.

Introduzione

L’ansia è un’esperienza complessa che può variare notevolmente tra individui e la sua natura sfumata può rendere difficile catturare completamente la sua essenza, in una definizione concisa. La comprensione dell’ansia coinvolge aspetti fisiologici, emotivi e cognitivi e la sua natura complessa e multifattoriale la caratterizza come un’emozione o un sentimento all’interno della sfera dell’affettività; essa è una risposta naturale e adattativa dello stato emotivo umano di fronte a situazioni percepite come minacciose o stressanti. Questa sensazione di preoccupazione, apprensione o paura si manifesta in risposta a eventi futuri o incerti e può essere considerata un meccanismo di difesa, che prepara l’organismo a fronteggiare sfide difficili.

Tuttavia, quando l’ansia diventa eccessiva, persistente e interferisce con la vita quotidiana, può evolvere in un disturbo d’ansia. Tutto questo è stato ampiamente documentato negli animali già nel 1908 da Yerkes e Doson, che elaborarono, sulla base dei loro esperimenti, l’omonima legge. Quest’ultima stabilisce che esiste una relazione curvilinea tra ansia o stimolazione e prestazione. In particolare, prestazioni ottimali si verificano con un livello moderato di ansia o stimolazione, mentre eccessi o carenze di ansia possono influenzare negativamente il rendimento.

La legge di Yerkes-Dodson è stata inizialmente formulata attraverso esperimenti su animali, ma il suo principio si è dimostrato applicabile anche agli esseri umani. Questo concetto è fondamentale nell’ambito della psicologia delle prestazioni e dell’ansia, evidenziando l’importanza di trovare un equilibrio ottimale, per ottimizzare le prestazioni in situazioni di stress o pressione (Yerkes RM, Dodson J D., 1908).

Il trattamento dell’ansia può comprendere la terapia psicologica, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che mira a modificare i modelli di pensiero negativi. Strategie di gestione dello stress, esercizio fisico regolare e tecniche di rilassamento sono altresì utili per affrontare l’ansia. Nel caso di sospetto di un problema di ansia, è consigliabile consultare un professionista della salute mentale, per una valutazione accurata e un piano di trattamento appropriato.

L’ansia diventa patologica quando le reazioni dell’individuo sono eccessivamente accentuate, come nel caso dei disturbi d’ansia negli adolescenti. Questi disturbi, tra cui sindrome da attacco di panico, fobia sociale, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), disturbo d’ansia generalizzata (DAG) e disturbo da stress post-traumatico (PTSD) sono comuni tra gli adolescenti e possono avere un impatto significativo sulla loro vita quotidiana. Pertanto, è fondamentale affrontare in modo tempestivo i disturbi d’ansia negli adolescenti, fornendo loro il supporto necessario attraverso interventi terapeutici mirati e strategie di gestione efficaci.

1. I disturbi d’ansia negli adolescenti

I disturbi d’ansia possono colpire gli adolescenti in modo significativo, influenzando il loro benessere emotivo, le relazioni sociali e le prestazioni scolastiche. La consultazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) da parte di uno specialista è cruciale per una valutazione accurata e per determinare se i sintomi soddisfano i criteri per un disturbo d’ansia.

È importante notare che gli adolescenti possono anche manifestare sintomi di ansia in risposta a cambiamenti fisiologici, sociali ed emotivi tipici di questa fase della vita. Tuttavia, quando l’ansia diventa eccessiva, persistente e influisce negativamente sul funzionamento quotidiano, potrebbe essere indicativo di un disturbo d’ansia, che richiede l’intervento di professionisti della salute mentale.

Alcuni dei disturbi d’ansia più comuni negli adolescenti includono:

1.1 Disturbo d’ansia generalizzato

Il DAG è un disturbo mentale caratterizzato da una preoccupazione eccessiva e persistente in relazione a una varietà di eventi o attività, senza una specifica fonte di ansia evidente. I sintomi del DAG possono influenzare diversi aspetti della vita quotidiana.

Tra i sintomi possono presentarsi:

  • Preoccupazione eccessiva: la caratteristica principale del DAG è la preoccupazione intensa e persistente su varie situazioni o eventi, spesso senza un motivo apparente.
  • Irrequietezza: l’ansia generalizzata può manifestarsi con un senso costante di agitazione o inquietudine.
  • Affaticamento: le preoccupazioni costanti e l’ansia possono portare a una sensazione di stanchezza o affaticamento.
  • Poca concentrazione: l’ansia può interferire con la capacità di concentrarsi e di mantenere l’attenzione su compiti specifici.
  • Tensione muscolare: la tensione muscolare è un sintomo comune del DAG, che può causare disagio fisico.

1.2 Disturbo da Attacco di Panico

Un disturbo d’ansia caratterizzato da episodi improvvisi e intensi di paura, noti come attacchi di panico. I sintomi, come difficoltà respiratorie, tremore, pianto e palpitazioni, sono comuni durante questi episodi e includono:

  • Attacchi di panico: episodi improvvisi e intensi di paura, che possono durare alcuni minuti e causare sintomi fisici e psicologici significativi.
  • Difficoltà respiratorie: la sensazione di mancanza di respiro o di soffocamento è uno dei sintomi comuni durante un attacco di panico.
  • Tremore: movimenti involontari o scosse fisiche, spesso associate all’ansia intensa.
  • Pianto: le persone che sperimentano attacchi di panico possono reagire con manifestazioni emotive, come il pianto.
  • Palpitazioni: un battito cardiaco accelerato o irregolare è un sintomo frequente durante gli attacchi di panico.

La paura anticipata di futuri attacchi di panico e la preoccupazione costante riguardo alle situazioni in cui potrebbero verificarsi caratterizzano spesso il disturbo di panico. Questa ansia anticipatoria può portare a comportamenti di evitamento, poiché la persona teme di trovarsi in luoghi o situazioni, in cui non sarebbe possibile ricevere aiuto durante un attacco.

1.3 Fobia Sociale

Disturbo che porta il soggetto a sperimentare una paura intensa o ansia in situazioni sociali in cui potrebbe essere esposto al giudizio degli altri. Questo disturbo può manifestarsi con vari sintomi, tra cui sudorazione, pianto e nervosismo durante le interazioni sociali e include:

  • Paura del giudizio: il soggetto teme il giudizio negativo degli altri e può sentirsi eccessivamente autosvalutato in situazioni sociali.
  • Sintomi fisici: la sudorazione e il pianto sono sintomi fisici comuni, che possono accompagnare l’ansia sociale. Altri sintomi possono includere tremori, arrossamenti, palpitazioni e difficoltà di concentrazione.
  • Impatto sulle interazioni sociali: l’ansia sociale può influire negativamente sulle relazioni e sulle attività quotidiane, poiché il soggetto può evitare attivamente situazioni sociali per ridurre l’ansia.

1.4 Agorafobia

Disturbo d’ansia caratterizzato dalla paura degli spazi aperti e/o affollati e include:

  • Paura degli spazi aperti e affollati: le persone con agorafobia sperimentano una paura intensa in situazioni che coinvolgono spazi aperti o luoghi affollati. Questa paura può estendersi a luoghi come supermercati, eventi pubblici o anche a essere da soli a casa.
  • Difficoltà a individuare vie d’uscita: uno degli aspetti distintivi dell’agorafobia è la difficoltà nel percepire vie d’uscita o luoghi sicuri. Questa sensazione può portare ad evitare attivamente tali situazioni.
  • Impatto sulla qualità della vita: l’agorafobia può limitare significativamente la vita quotidiana delle persone colpite, portandole a evitare luoghi o attività che potrebbero scatenare l’ansia.
  • Sintomi associati: oltre alla paura intensa, possono verificarsi sintomi fisici come tremori, sudorazione, palpitazioni e sensazioni di soffocamento in presenza di situazioni temute.

1.5 Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)

Si manifesta con:

  • Ossessioni: le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e indesiderati che causano ansia significativa. Questi pensieri intrusivi possono essere spiacevoli e difficili da controllare.
  • Compulsioni: le compulsioni sono comportamenti rituali o azioni ripetute che un adolescente esegue in risposta alle ossessioni, al fine di ridurre l’ansia o prevenire un evento temuto. Le compulsioni possono temporaneamente alleviare lo stress, ma sono spesso irrazionali e possono interferire con la vita quotidiana.
  • Ciclo ossessivo-compulsivo: Il ciclo ossessivo-compulsivo si verifica quando le ossessioni provocano ansia e le compulsioni vengono eseguite per alleviare questa ansia. Tuttavia, questo ciclo è generalmente inefficace nel lungo termine e può persino aumentare l’ansia nel tempo.
  • Varietà di ossessioni e compulsioni: le ossessioni e le compulsioni possono assumere molte forme diverse. Ad esempio, alcune persone possono avere ossessioni legate a germi o contaminazione, mentre altre possono avere ossessioni su eventi negativi che potrebbero verificarsi.
  • Malessere fisico e psicologico: Il disturbo ossessivo-compulsivo può causare significativo malessere fisico e psicologico. Gli adolescenti con DOC spesso si sentono intrappolati in un ciclo di comportamenti che cercano di resistere, ma che possono diventare difficili da interrompere.
  • Impatto sulla qualità della vita: il DOC può influenzare negativamente la qualità della vita dell’adolescente. Le routine quotidiane possono essere disturbate e le relazioni interpersonali possono essere compromesse, a causa delle ossessioni e delle compulsioni.

1.6 Ipocondria

Disturbo d’ansia che si manifesta con i seguenti sintomi:

  • Preoccupazione per malattie gravi: l’ipocondria è caratterizzata dalla preoccupazione eccessiva e persistente di avere contratto o contrarre malattie gravi. Gli adolescenti affetti da ipocondria possono interpretare normali sensazioni corporee o sintomi come segni di una malattia grave.
  • Rassicurazioni mediche insufficienti: anche se ricevono rassicurazioni mediche e talvolta eseguono numerosi esami clinici che dimostrano la loro buona salute, le persone con ipocondria continuano a sperimentare ansia e malessere.
  • Persistenza del disturbo: l’ipocondria può persistere nel tempo, con la persona che rimane convinta di essere gravemente malata, nonostante prove contrarie. Questo può interferire significativamente con la qualità della vita e il funzionamento quotidiano.
  • Impatto sulla vita quotidiana: l’ansia legata all’ipocondria può portare a comportamenti di evitamento, come evitare visite mediche o luoghi che ritengono possano causare malattie. Ciò può influenzare negativamente le relazioni e altre attività quotidiane.
  • Esagerazione dei sintomi: le persone con ipocondria tendono a esagerare i sintomi fisici o a interpretarli nel contesto delle loro preoccupazioni sulla salute. Anche sintomi lievi possono essere vissuti come indicazioni gravi di malattia.
  • Necessità di cure e visite mediche frequenti: le persone con ipocondria possono ricorrere frequentemente a cure mediche, richiedere numerosi esami e consultare diversi professionisti della salute, nella ricerca di conferme sulla loro salute.

1.7 Fobie specifiche

Le fobie specifiche sono caratterizzate da una paura eccessiva e persistente di oggetti, situazioni o attività specifiche.

Ecco alcuni sintomi:

  • Paura eccessiva: chi soffre di una fobia specifica sperimenta una paura intensa e irragionevole, legata a un oggetto o a una situazione particolare. Questa paura va oltre la normale cautela e può causare ansia significativa.
  • Persistenza della paura: la paura associata a una fobia specifica è persistente nel tempo e può durare per almeno sei mesi o più. Può interferire con la vita quotidiana e con le normali attività.
  • Evitamento: le persone con fobie specifiche spesso cercano di evitare l’oggetto o la situazione temuta. Questo comportamento di evitamento può influenzare la routine quotidiana e limitare le attività sociali o scolastiche.
  • Reazione ansiosa automatica: la semplice anticipazione o l’esposizione all’oggetto o alla situazione temuta possono scatenare una reazione ansiosa immediata. Questa ansia può manifestarsi con sintomi fisici come sudorazione, palpitazioni, tremori o altri segni di stress.
  • Riconoscimento dell’irrazionalità: le persone con fobie specifiche possono riconoscere che la loro paura è irrazionale, ma, spesso, trovano difficile controllarla o superarla.
  • Impatto sulla qualità della vita: le fobie specifiche possono influenzare negativamente la qualità della vita della persona, limitando le opportunità di lavoro, sociali o ricreative.

Tipi comuni di fobie specifiche: alcuni esempi comuni di fobie specifiche includono la paura degli animali (come ragni o serpenti), altezze, volare, situazioni sociali, iniezioni o sangue (DSM-5, 2014; O.M.S., 1997).

Il trattamento per i disturbi d’ansia negli adolescenti, spesso, coinvolge la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che mira a modificare i modelli di pensiero negativi e a sviluppare strategie di gestione dell’ansia. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci. Il coinvolgimento della famiglia e un approccio olistico sono spesso cruciali per il successo del trattamento negli adolescenti. La consapevolezza e il supporto della comunità scolastica sono altresì importanti per creare un ambiente di supporto per gli adolescenti che affrontano disturbi d’ansia (Pontillo, M., Vicari, S., 2020).

2. Terapie per i Disturbi d’Ansia negli adolescenti

Il trattamento dei disturbi d’ansia negli adolescenti comprende diverse strategie, in particolare con l’impiego della psicoterapia cognitivo-comportamentale, eventualmente affiancata da terapie farmacologiche. È fondamentale, dunque, la consultazione di uno specialista.

2.1 Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT):

Obiettivo: ridurre ed eliminare i sintomi d’ansia, aiutando l’individuo ad adattarsi all’ambiente e al contesto.

Approccio: Si focalizza sui pensieri distorti e sui comportamenti disfunzionali, incoraggiando i cambiamenti positivi.

Adattamento: Adatta il trattamento all’età e alle esigenze specifiche dei giovani pazienti.

2.2 Terapie Alternative

Musicoterapia

Descrizione: Ascolto di suoni rilassanti, per ridurre l’agitazione.
Effetti: Positivi su diverse parti del corpo, promuove la calma e il rilassamento.

Attività Fisica

Sport Raccomandati: Corsa, trekking, yoga.
Azione Antidepressiva: Stimola la formazione di nuovi collegamenti cerebrali, migliorando memoria e riducendo problemi legati al sonno.

Mindfulness

Descrizione: Percorso per porre attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante.
Importanza: Particolarmente rilevante in età evolutiva, aiuta i minori a comprendere meglio ciò che sta accadendo senza considerare negativamente i propri pensieri.

È importante sottolineare che ogni adolescente è un individuo unico e, quindi, il trattamento dovrebbe essere personalizzato in base alle sue specifiche esigenze. Una valutazione accurata da parte di professionisti della salute mentale può guidare la scelta delle migliori opzioni di trattamento, per affrontare l’ansia negli adolescenti (Ashley Borders, 2020).

Conclusioni

In conclusione, i disturbi d’ansia rappresentano una categoria di disturbi psicologici caratterizzati da una risposta eccessiva ed eccessivamente persistente di ansia, che può interferire significativamente con la vita quotidiana.

Nel contesto degli adolescenti, i disturbi d’ansia sono piuttosto comuni e possono avere impatti significativi sulla loro salute mentale, relazioni sociali e prestazioni scolastiche.

Il trattamento per i disturbi d’ansia negli adolescenti spesso coinvolge approcci terapeutici come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) e, in alcuni casi, l’uso di farmaci ansiolitici o antidepressivi. Gli interventi terapeutici dovrebbero essere personalizzati per rispondere alle esigenze specifiche di ciascun individuo, coinvolgendo anche la famiglia e la scuola.

La consapevolezza e la comprensione dei disturbi d’ansia negli adolescenti sono fondamentali per promuovere un ambiente di supporto. Il riconoscimento precoce dei sintomi, l’accesso a professionisti della salute mentale e l’implementazione di strategie di gestione dell’ansia possono contribuire a migliorare la qualità della vita degli adolescenti, affetti da questi disturbi.

Infine, è importante sottolineare che la salute mentale degli adolescenti è un aspetto cruciale del loro sviluppo complessivo e la destigmatizzazione dei disturbi d’ansia è essenziale per garantire a coloro che ne soffrono ricevere il supporto necessario, senza alcuna forma di discriminazione o giudizio.

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