Orientamento sessuale e affettivo: tutti i colori dell’amore

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Quando si parla di orientamento sessuale e affettivo, può capitare di incorrere in alcuni errori terminologici o concettuali.

Uno degli errori più frequenti è proprio quello di considerare l’orientamento sessuale come sinonimo di orientamento affettivo (o romantico). Sebbene, infatti, in molti casi i due concetti risultino effettivamente sovrapponibili (es: una persona eterosessuale è, solitamente, anche eteroromantica), in altre situazioni questa coincidenza non è perfetta.

Un altro errore molto comune è quello di considerare l’orientamento sessuale come una variabile dicotomica, che può assumere soltanto il valore di “eterosessuale” oppure “omosessuale”: in realtà, si tratta di un continuum che include molte altre sfumature.

Infine, sebbene si tratti di un errore sempre meno frequente, soprattutto grazie alla maggiore sensibilizzazione e diffusione di informazioni riguardanti tematiche LGBTQ+, può capitare di sentir confondere i concetti di orientamento sessuale e identità di genere. Le due espressioni, però, non sono affatto sinonimi e fanno riferimento a due concetti ben distinti: l’orientamento sessuale indica, infatti, il genere (o i generi) verso cui un individuo prova attrazione sessuale, mentre l’identità di genere indica il genere in cui l’individuo si identifica. 

Questo vuol dire, da un lato, che una persona transgender -ossia che non si identifica nel genere determinato dal proprio sesso biologico- non è necessariamente omosessuale; dall’altro, che una persona omosessuale può essere (e in effetti, solitamente, è) cisgender -ossia una persona che si identifica nel genere determinato dal proprio sesso biologico.

Cos’è l’orientamento sessuale?

Come accennato in precedenza, con “orientamento sessuale” si intende l’attrazione sessuale provata da una persona verso individui di sesso opposto, dello stesso sesso o di entrambi i sessi. Nel continuum degli orientamenti sessuali viene spesso inclusa anche l’asessualità, ossia l’assenza di attrazione sessuale verso alcun sesso o genere.

Eterosessualità: l’orientamento eterosessuale, dal greco heteros (“altro”, “differente”), corrisponde all’attrazione verso persone del sesso o genere opposto.

Omosessualità: l’orientamento omosessuale, dal greco homos (“stesso”, “uguale”), corrisponde all’attrazione verso persone dello stesso sesso o genere.

Bisessualità: “bisessuale” è un termine ombrello che indica l’attrazione verso persone di entrambi i sessi o generi, incluse le persone transgender e non binarie. Le persone bisessuali possono avere o non avere preferenze verso uno specifico genere.

Pansessualità: l’orientamento pansessuale, dal greco pas (“tutto”), corrisponde all’attrazione verso un individuo indipendentemente dal suo genere o sesso biologico. L’orientamento pansessuale si distingue dall’orientamento bisessuale in quanto si caratterizza, in ogni caso, per l’assenza di distinzioni e preferenze verso uno specifico genere.

Asessualità e demisessualità: l’orientamento asessuale corrisponde all’assenza di attrazione verso persone di qualsiasi sesso o genere. In realtà, anche in questo caso, l’asessualità è uno spettro di possibili sfaccettature e situazioni, che prende il nome di “asessualità grigia”. 

La demisessualità è un tipo di orientamento sessuale che si colloca in questo spettro e indica la capacità di un individuo di provare attrazione sessuale soltanto nei confronti di persone con cui ha un forte legame emotivo.

Cos’è l’orientamento affettivo?

L’orientamento affettivo, anche chiamato orientamento romantico, indica l’attrazione romantica (ma non necessariamente fisica e sessuale) che un individuo prova verso uno o più generi. 

Sebbene sia raro che una persona abbia un orientamento sessuale completamente opposto al proprio orientamento affettivo (es: una persona omosessuale ed eteroromantica), anche in questo caso possono esserci più sfumature. 

La distinzione è particolarmente rilevante nel caso dell’asessualità grigia, che non esclude assolutamente la possibilità da parte dell’individuo di provare interesse romantico, di innamorarsi o di desiderare una relazione, nonostante l’assenza di attrazione sessuale. Allo stesso modo, è possibile che un individuo aromantico, ossia qualcuno che non prova attrazione romantica verso alcun genere, sperimenti, invece, attrazione sessuale verso uno o più generi.

Eteroromanticismo: l’orientamento eteroromantico corrisponde all’attrazione romantica verso persone del sesso o genere opposto.

Omoromanticismo: l’orientamento omoromantico corrisponde all’attrazione romantica verso persone dello stesso sesso o genere.

Biromanticismo: l’orientamento biromantico corrisponde all’attrazione romantica verso persone di entrambi i sessi o generi. Anche in questo caso, la persona biromantica può avere o meno delle preferenze verso uno specifico genere e può innamorarsi e costruire relazioni anche con persone transgender o non binarie.

Panromanticismo: l’orientamento panromantico corrisponde all’attrazione romantica verso un individuo independentemente dal suo sesso o genere.

Aromanticismo e demiromanticismo: con il termine “aromantico” si indica una persona che non sperimenta l’attrazione romantica verso alcun genere e non persegue relazioni romantico-amorose. È bene specificare che aromantico non è sinonimo di “anaffettivo” (ossia incapace di provare affetto o costruire relazioni affettive): le persone aromantiche possono sperimentare l’amore familiare o provare forti sentimenti di attaccamento verso amici e persone care, ma non cercano l’amore romantico di un partner.

Inoltre, anche in questo caso, la distinzione tra “romantico” e “aromantico” non è netta, ma i due orientamenti sono da considerarsi parte di uno spettro più ampio. Ad esempio, l’orientamento demiromantico indica, come nel caso dell’orientamento demisessuale, l’incapacità di provare attrazione romantica verso qualcuno a meno che non vi sia già un forte legame emotivo (ad esempio, di amicizia).