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Tesi Online Gratuita: ANCORA BAMBINI…SEMPRE BAMBINI! Per una Pedagogia Neurofenomenologico/Contemplativa – Tecniche di Consapevolezza ed Espressione Corporea Mindfulness Based nella gestione dei B.E.S.

TESI ONLINE GRATUITA ANCORA BAMBINI...SEMPRE BAMBINI! Per una Pedagogia NeurofenomenologicoContemplativa - Tecniche di Consapevolezza ed Espressione Corporea Mindfulness Based nella gestione dei B

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Tesi Online Gratuita: ANCORA BAMBINI…SEMPRE BAMBINI! Per una Pedagogia Neurofenomenologico/Contemplativa – Tecniche di Consapevolezza ed Espressione Corporea Mindfulness Based nella gestione dei B.E.S. – Codice ISBN: 9791222426105

“Questo è il vero segreto della vita: essere completamente coinvolto in quello che stai facendo nel qui e ora.
E anzichè chiamarlo lavoro ti accorgi che questo è un gioco”
(Alan Watts 1915-1973)

Secondo i miei presupposti teorici la possibilità di crescita e promozione umana non passa (necessariamente) per il piano razionale e cosciente ma deve realizzarsi in primis ad un piano più profondo, soprattutto corporeo seguendo un ipotetico percorso ontogenetico (che ricapitola quello filogenetico) di sviluppo rettiliano = movimento = ritmo = presente + limbico = emotivo = affettivo = melodico = passato per giungere, infine, al neocortex = cognitivo = armonico = parlante = futuro. Ormai nessuno studioso serio pensa che questi livelli siano scindibili.

Il mio presupposto di gruppo (quindi anche classe) è la possibilità di ripercorre, in un certo senso, le tappe dello sviluppo ontologico con lo scopo di attivare risorse e possibilità non del tutto espresso per migliorare, anche in maniera stabile, performance fisiche, emozionali.
Il punto di partenza è la ritmicità condivisa. E’ evidente il richiamo agli studi di sull’Enfant Research ed al concetto di attunement: sincronizzazione dell’interazione non- verbale nel ritmo, intensità e forma (D. Stern 1985). La conoscenza implicita è non simbolica, non verbale, procedurale e inconscia, nel senso che non è cosciente nella riflessione (Stern, 2004). Chiamiamo questo attunement non-verbale empatia corporea non verbale, Intuizione Corporea. Una ritmicità condivisa determina una leggera modifica dello stato di coscienza in quanto la stessa è molto legata alla percezione dei propri confini. ma oscillano costantemente per facilitare l’adattamento).
Questa possibilità rende la nostra mente più disponibile, permeabile ed aperta a nuove acquisizioni. Nel mio lavoro lo chiamo “stato fusionale” e, ovviamente, è prodotto in un contesto/ambientazione, altamente protetto. Per un meccanismo speculare questa situazione dà la possibilità al soggetto (disabile o meno) di rielaborare in maniera più efficace sia le risorse che gli distinte dagli altri partecipanti al gruppo che dal suo stesso mondo interno (una concezione vicina al pensiero di Carl Rogers).

Ora, partendo dai principi della Neurofenomenologia Vareliana e della ECS (Embodied Cognitive Science), consolidatesi anche grazie alle rivoluzionarie scoperte e ricerche del sistema specchio (G. Rizzolatti, V. Gallese et. alt), sono convinto che la conoscenza non sia rappresentazione mentale di una realtà esterna né una costruzione soggettiva, bensì sia ENAZIONE: estrapolazione di significati nel corso di un’interazione senso-motoria con l’ambiente e con gli altri (in concordanza con la teoria dei sistemi dinamici non lineari).
I benefici che questo tipo di didattica può apportare in ambito educativo sono molteplici e, di seguito, ne evidenze alcune come suggerite da Douglas Holton (2010):
– la fusione della dicotomia interno/esterno;
– una aumentata sensibilità degli alunni ed una conseguente rivalutazione degli aspetti non cognitivi che intervengono nel processo di apprendimento;
– un ambiente che valorizzi ed incentivi l’utilizzo del corpo e del gesto per ampliare la possibilità d’azione;
– un insegnamento inclusivo non solo di parole, letture e scritture, ma, soprattutto, di gesti, manualità, movimento, espressioni facciali;
– un apprendimento che tende allo sviluppo della persona considerata nella sua globalità (corporea, emotivo/affettiva, cognitiva).

“La mente non è nella testa.”
Francisco J. Varela (1946-2001)

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