Tesi Online Gratuita: Educare all’Intelligenza Emotiva Attraverso la Musica

Tesi Online Gratuita: Educare all’Intelligenza Emotiva Attraverso la Musica

A cura del Dott. Salvatore Benivegna

Un estratto della tesi:

INTRODUZIONE

L’obiettivo del presente elaborato è quello di fornire una panoramica quanto più completa riguardo l’intelligenza emotiva e i modi in cui può essere sviluppata ed educata attraverso l’utilizzo della musica.

Il recente costrutto dell’intelligenza emotiva ha letteralmente rivoluzionato il mondo della psicologia e della psicopedagogia, con ricadute importanti anche sul modo di concepire l’intelligenza stessa e le modalità didattiche attraverso cui tale qualità si sviluppa e si valuta.

In particolare, focalizzandoci per un attimo soltanto sul costrutto dell’intelligenza, nel corso degli anni sempre più ricercatori e studiosi si sono interessati a questa qualità della mente che rende capace l’uomo di creare e progettare cose straordinarie, oltre che di riflettere su sé stesso e sulle sue azioni.
Attualmente possiamo definire l’intelligenza come l’abilità che ci permette di apprendere dall’esperienza, pensare in termini astratti e relazionarci in modo efficace con il nostro ambiente.

Dall’anno 1916, in cui per la prima volta nacque in Francia uno strumento per la valutazione dell’intelligenza (Scala Stanford-Binet), il costrutto è stato rielaborato e studiato in decine di modi diversi. Oggi possiamo distinguere tra teorie uniche (come ad esempio quella di Wechsler o Spearman) che vedono l’intelligenza come un fattore ben identificabile e misurabile e teorie multiple (come quella di Gardner, Sternberg o Guilford) che concettualizzano l’intelligenza come un costrutto composto da più parti. L’intelligenza emotiva concettualizzata da Goleman, Salovey e Mayer è collocabile proprio in questo filone, anche se si differenzia nettamente da altre concettualizzazioni dell’intelligenza di tipo maggiormente cognitivo.

Per orientarci meglio all’interno delle varie teorie, il primo capitolo dell’elaborato verrà dedicato proprio all’intelligenza emotiva: vedremo nel dettaglio a quando risalgono le prime riflessioni sull’intelligenza e cosa sono le emozioni e come si collegano all’intelligenza.
Vedremo anche quali modelli di intelligenza emotiva sono stati elaborati dai diversi studiosi che si sono occupati dell’argomento e in cosa differiscono tra loro.

Parte del primo capitolo verrà anche dedicata alle crescenti evidenze secondo cui la capacità di provare emozioni è innata e può essere inibita o elicitata dall’ambiente di riferimento. Con particolari riferimenti al costrutto dell’intelligenza emotiva, vedremo come si evolvono le emozioni nei bambini e quali sono le principali tappe di sviluppo che è auspicabile essi raggiungano.
È infatti fondamentale che ad ogni bambino vengano forniti stimoli adeguati ad imparare ad apprendere, esprimere e regolare tutte le emozioni che caratterizzano l’essere umano: sono proprio loro a regolare i nostri comportamenti, i nostri pensieri e le nostre azioni. Un utilizzo non efficace delle emozioni non è soltanto dannoso per l’individuo stesso, ma può anche potenzialmente esserlo per le persone che lo circondano.

Con il secondo capitolo entreremo nel cuore dell’elaborato, introducendo la storia e le caratteristiche della musica e i modi in cui essa viene elaborata dal nostro cervello. Andremo alla scoperta delle antichissime origini della musica e vedremo come questo atto creativo sia non soltanto sopravvissuto alle vicende che hanno caratterizzato la storia dell’uomo ma si sia anche differenziato ed evoluto in un modo straordinariamente vario.
Nel corso del capitolo andremo anche ad approfondire il legame tra musica ed emozioni: ad esempio, a tutti noi è capitato di provare emozioni positive e negative durante l’ascolto di una canzone. Vedremo quali sono i substrati neurali che intervengono nella codifica della musica e come le note possono elicitare o meno la comparsa di determinate emozioni piuttosto che altre.

Dopo aver approfondito questi aspetti, durante il terzo capitolo avremo modo di analizzare meglio le modalità con cui la musica può essere utilizzata in programmi di educazione emozionale e anche a scopo terapeutico. Ad esempio, è sempre più diffusa la musicoterapia, intervento attraverso il quale, grazie al sostegno di un musico-terapeuta, l’individuo può imparare ad esprimere determinati concetti, emozioni o sentimenti attraverso modalità musicali che vanno a sostituire del tutto o parzialmente il linguaggio verbale.
Passeremo in rassegna i principali modelli di musicoterapia, analizzando le loro caratteristiche e i modi in cui si differenziano tra loro.

Parte di questo terzo capitolo sarà poi dedicata al legame tra la scuola e la musica: infatti, data la versatilità e le diverse modalità attraverso cui la musica può essere praticata, essa si presta particolarmente ad essere inserita nelle classi di diverso grado. Certamente a scuola non si può parlare di musicoterapia: questo intervento, infatti, viene utilizzato appunto a scopo terapeutico quando insorge un problema clinico ben identificato. Piuttosto, a scuola possiamo parlare di musica in relazione all’educazione della competenza emotiva, argomento che sarà approfondito nel dettaglio nel terzo paragrafo dell’ultimo capitolo…