Tesi Online Gratuita: Io Ci Sono – L’Ascolto dei Minori nelle Relazioni d’Aiuto – La Mediazione Familiare Genitoriale e l’Advocacy

TESI ONLINE GRATUITA Ascolto Minori nelle Relazioni d'Aiuto - Mediazione Familiare

A cura della Dott.ssa Maria Loreta Meloni

Un estratto della tesi:

INTRODUZIONE

Gli ultimi decenni vedono diffondersi grandemente, in tutta Italia, il fenomeno dell’instabilità familiare. La mutata percezione dell’istituto matrimoniale, e l’evoluzione dei legami familiari (il costituirsi delle “coppie di fatto”, la scelta della “convivenza” delle giovani coppie …) determinano un alto numero di “crisi dei legami familiari” che portano a separazioni (e divorzi) che, nella maggior parte dei casi impattano drammaticamente sui figli, spesso minori.

Nonostante la legislazione italiana abbia, con la Legge 8 febbraio 2006, n. 54, sancito il diritto del figlio minore di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori (vedi nota n. 62 pag. 50= e di mantener relazioni stabili con le famiglie di entrambi gli ascendenti: nonni, zii e cugini), di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi, partendo dal riconoscimento del primario diritto del minore alla bigenitorialità; la realtà fotografata dai numeri si presenta assai differente dalle aspettative del legislatore del 2006, come comprovano i dati del Sistema Territoriale della Giustizia dell’ISTAT.

Emerge che nel 2012 in Italia i Tribunali hanno emesso sentenza di affidamento dei figli minori per un numero totale di 65.064 dei figli affidati su un totale di separazioni di n.88.288; e nella Regione Sardegna su un totale di n. 2.652 casi di separazione dei coniugi e con numero dei figli affidati 1.773, dei quali n.11 con affidamento esclusivo al padre; n.93 esclusivo alla madre; n.28 a terzi; con residenza al padre n. 197; con residenza alla madre n. 1.444 (Cfr.:Tavola 1.20 Figli affidati in separazioni personali per tipo di affidamento e regione – Anno 2012; siti consultati ISTAT e www.istat.it)

La separazione e il divorzio alterando gli equilibri familiari, non solo nell’ambito relazionale ma anche in quello economico, sono diventati una delle cause più diffuse di povertà relativa, che si ripercuote su tutti i componenti del nucleo familiare, i quali, a seguito della separazione, non riescono più a sostenere il precedente tenore di vita e, nella maggior parte dei casi, a far fronte ai bisogni essenziali.

Il crescente fenomeno delle separazioni e dei divorzi, trasversale alle fasce sociali, provoca non solo la diminuzione dei consumi, perché la disponibilità economica di una famiglia con genitori separati o divorziati si riduce notevolmente in quanto, a parità di risorse, raddoppiano importanti voci di spesa (doppi affitti, doppie spese generali, ecc.); ma spesso mette a rischio il permanere delle condizioni per svolgere il ruolo genitoriale, incrina la possibilità di assicurare una vita dignitosa agli stessi genitori e ai figli minori, e pregiudica la possibilità di mantenere significative e corrette relazioni con i figli sia nei casi di affidamento condiviso, sia nei casi di affidamento all’altro genitore. Specie in una realtà sociale come la regione Sardegna, nel territorio della Provincia Sud Sardegna conosciuto per il maggior alto indice nazionale di disoccupazione e di povertà.

Il Centro di Riferimento per la Famiglia di Carbonia, nel quale opero dal 2006 in regime di volontariato:

  • promuove programmi di Assistenza e Mediazione Familiare, finalizzati a fornire sostegno alla coppia nella fase della separazione o del divorzio per raggiungere un accordo sulle modalità dell’affidamento congiunto, previsto dalla legge n. 54 dell’8 febbraio 2006;
  • fornisce servizi informativi e di consulenza legale finalizzati a rendere effettivo l?esercizio del ruolo genitoriale in caso di separazione della convivenza familiare;
  • percorsi di supporto psicologico diretti al superamento del disagio, al recupero della propria autonomia ed al mantenimento de ruolo genitoriale;
  • sostegno educativo e pedagogico alla coppia (con o senza figli) nella fase della mediazione e del ricongiungimento del rapporto genitore-figlio.

Per noi Operatori del Centro è di primaria importanza tutelare e accogliere la Persona con il suo mondo di relazioni e di bagaglio di esperienza, il “fardello del Pellegrino” che ognuno si porta con sé, sulle spalle … proiettati nelle storie dei “grandi” e spostati da un contesto all’altro, i bambini da noi hanno una accoglienza ed un ascolto speciali…