Tesi Online Gratuita: L’Evoluzione dei Servizi Territoriali di Assistenza Psichiatrica in Italia e in Sardegna

TESI ONLINE GRATUITA L’Evoluzione dei Servizi Territoriali di Assistenza Psichiatrica in Italia e in Sardegna

A cura del Dott. Alfredo Mulas

Un estratto della tesi:

PREFAZIONE

La tutela della salute mentale ha assunto negli ultimi anni un ruolo centrale nella programmazione degli interventi sanitari e sociali in tutti i Paesi più industrializzati, anche con riferimento alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (da qui in poi OMS/WHO)1 che ne ha sottolineato il peso crescente in termini di burden of disease (peso della malattia) per i sistemi sanitari e sociosanitari.

Il nostro Paese non solo ha sottoscritto tutti i recenti documenti strategici internazionali di settore ma ha anche contribuito attivamente alla loro formulazione, a partire da un approccio culturale e scientifico alla salute e alla malattia mentale che affonda le sue radici nella riforma psichiatrica del 1978, attuata con la legge 13 maggio 1978, n. 180, e più precisamente definita con la legge di riforma sanitaria 23 dicembre 1978, n. 833, che ha sancito sul piano giuridico proprio quei cambiamenti di approccio maturati a seguito delle acquisizioni scientifiche sia nel campo della comprensione psicodinamica, sia nel campo della psicobiologia.

L’assetto attuale della rete dei Dipartimenti di Salute Mentale si basa sostanzialmente su quanto previsto dall’ormai datato Progetto Obiettivo Tutela della salute mentale 98-2000, operativamente caratterizzato da indicazioni precise sulla “missione” degli stessi dipartimenti, sugli obiettivi di salute e sugli interventi che prioritariamente dovrebbero essere realizzati, sui sistemi di rilevazione atti a garantire il dimensionamento e la strutturazione dei servizi riguardo al bisogno e alla domanda.

Il tema della complessità dei bisogni e della corrispondente complessità delle risposte, è stato poi ripreso sia nella normativa generale sia nella normativa specifica di area.
Questi indirizzi strategico-programmatici di respiro nazionale, tanto più necessari per omogeneizzare il livello di qualità degli interventi terapeutico-assistenziali in un contesto che vede la larga autonomia organizzativa delle amministrazioni regionali, hanno di volta in volta rilevato le diverse criticità e sottolineato le priorità a cui dare risposta nei relativi interventi predisposti dai servizi.

Il presente lavoro nasce dall’esigenza di comprendere come il sistema dei servizi di salute mentale si sia formato, arrivando a noi così come attualmente lo conosciamo, nella forma e nelle opportunità di cura che oggi offre ai cittadini portatori di disagio mentale.
Questi stessi si trovano ad affrontare un problema tanto complesso che necessiterebbe, per essere fronteggiato al meglio, di un approccio di cura per alcuni a carattere multidisciplinare, mentre per altri richiederebbe un approccio prettamente medico-sanitario. In questo dilemma, mai risolto concretamente, ponendo che possa trovare una soluzione, si trova lo studio della patologia psichiatrica che più di altre coinvolge aspetti individuali e sociali della persona che viene colpita nella sua globalità.

Credendo che non si possa e non si debba tralasciare alcun aspetto nelle possibilità di cura, andando oltre le posizioni e le motivazioni ideologiche, ci è sembrato interessante provare a vedere attraverso quali passaggi normativi, organizzativi e culturali, le diverse visioni si sono alternate e scontrate, determinandosi di volta in volta attraverso le varie rappresentanze degli attori in campo, scordandosi, in alcuni casi, che il protagonista è sempre e comunque l’individuo nella sua sofferenza e nel suo bisogno.

Il punto di osservazione dello scrivente è quello di un operatore socio-sanitario, Educatore Professionale, di un Centro di Salute Mentale in Sardegna che, nel mezzo della propria vita lavorativa e dopo aver avuto la fortuna di vivere in prima persona i cambiamenti organizzativi dalla fine degli anni ‘90 in poi, ha avvertito il bisogno di andare a ritroso per cercare di comprendere da dove derivano le attuali impostazioni nell’organizzazione dei servizi e quali possano essere le prospettive future alla luce dei più recenti orientamenti scientifici e legislativi.