Tesi Online Gratuita: Un Caso di Mass Murder – Incapacità Transitoria e Permanente per l’Interpretazione del Nesso Eziologico tra i Fatti Costituenti Reato e l’Imputabilità

Tesi Online Gratuita: Un Caso di Mass Murder - Incapacità Transitoria e Permanente per l’Interpretazione del Nesso Eziologico tra i Fatti Costituenti Reato e l’Imputabilità

A cura della Dott.ssa Clio Scopetani Testa

Un estratto della tesi:

INTRODUZIONE

La criminologia è una disciplina di orientamento scientifico affermatasi come scienza autonoma nel XIX secolo. Nata dalla commistione di idee derivate dal pensiero di Cesare Beccaria – giurista e fondatore della scuola classica – che nel 1764 con il suo saggio Dei delitti e delle pene ragionava sul funzionamento e sull’efficacia della giustizia penale, e da Cesare Lombroso – padre dell’Antropologia criminale – il quale, fortemente influenzato da Darwin, studiò la genesi del comportamento criminale in rapporto alle caratteristiche genetiche e anatomiche dei soggetti da lui presi in esame.

La criminologia è una disciplina costituita da molteplici dottrine interdipendenti quali la medicina, la psicologia, il diritto, la medicina legale, la psichiatria, la sociologia, l’antropologia, la biologia, la biochimica, la statistica ed una varietà di altre specializzazioni, che contribuiscono ad arricchire e raffinare questa disciplina ampia e multiforme.

Il fine ultimo della scienza criminologica è indagare le cause, naturali e sociali, del crimine (criminologia causale), tramite l’analisi delle diverse forme di manifestazione (criminologia descrittiva), e lo studio dell’essere umano in conflitto con la società come autore di comportamenti criminali e devianti (ovvero le condotte commissive od omissive delle norme morali e sociali), analizzando ed approfondendo i processi di criminalizzazione, la definizione stessa di criminalità e le cause dei fenomeni criminali.
La disciplina, inoltre, si pone l’obiettivo di esaminare i sistemi di controllo sociale, comprendere l’eziologia e la fenomenologia dell’atto, attraverso la valutazione del comportamento e delle specifiche caratteristiche del reo, al fine sia di elaborare strategie, politiche di contrasto e prevenzione del crimine in chiave economica, sociale e politica, ed anche per sviluppare trattamenti di cura e detenzione più accurati ed efficaci possibile.

L’ambizioso focus degli studi criminologici, dunque, spazia dalle tendenze della criminalità generale in rapporto alla società, all’analisi del singolo atto criminoso e del suo artefice. L’approccio di questa materia è quindi multidisciplinare, in essa infatti convergono, con interessanti risultati, scienze empirico-umanistiche, normative giurisprudenziali ed empirico scientifiche.

Il presente elaborato ha la finalità di analizzare, da un punto di vista multidisciplinare e multifattoriale, clinico e giuridico, un caso di giustizia penale. Pertanto, sarà analizzato l’atto criminoso in sé, verrà effettuato un approfondimento delle perizie, dei fatti processuali e sarà svolta una riflessione critica delle conclusioni e dei provvedimenti presi.
Nell’ottica di analisi di questo particolare caso, è opportuno inquadrare prontamente i concetti di “capacità di intendere e volere” e di “imputabilità”, intesi sia in ambito giuridico che in ambito clinico.

CAPITOLO I – RESPONSABILITÀ PENALE ED IMPUTABILITÀ, ACCERTAMENTI E PERIZIE

1.1 Capacità d’intendere e volere ed imputabilità

Nelle procedure penali avviene frequentemente che debba essere accertata la capacità di intendere e di volere del reo, al fine di comprendere adeguatamente la dinamica del fatto reato e di formulare un verdetto che rispetti effettivamente la verità dei fatti. Nello specifico, la capacità di intendere corrisponde alla facoltà di capire il valore e il disvalore delle proprie condotte e le conseguenze delle proprie azioni, l’abilità di discernere il lecito dall’illecito; la capacità di volere, invece, è descritta come condizione di idoneità all’autodeterminazione in vista del compimento di quella determinata azione che costituisce reato.