7 febbraio: Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo

La Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo è una giornata internazionale che si celebrerà il 7 febbraio 2023 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del bullismo e del cyberbullismo e incoraggiare le persone a prendere misure per prevenirli.

Bullismo e Cyberbullismo: come si differenziano

Il bullismo è un comportamento aggressivo e intenzionale che viene ripetuto nel tempo da un individuo o da un gruppo nei confronti di una o più persone che hanno difficoltà a difendersi. Il bullismo può manifestarsi in diversi modi, come ad esempio attraverso la violenza fisica, le minacce, l’intimidazione verbale, l’esclusione sociale, il cyberbullismo.

Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene attraverso i mezzi digitali, come ad esempio i telefoni cellulari, i computer, i tablet e i social media. Può includere atti di intimidazione, diffusione di voci o informazioni false, messaggi o commenti aggressivi, minacce, diffamazione, esclusione sociale, pubblicazione di foto o video imbarazzanti senza il consenso della persona interessata.

Il cyberbullismo può essere particolarmente dannoso perché può avere un raggio d’azione illimitato e può essere difficile da controllare. Inoltre, le vittime possono sentirsi in trappola, senza possibilità di fuga, perché il bullismo può seguirli ovunque, anche a casa. Può avere effetti negativi sulla vittima, tra cui ansia, depressione, disturbi alimentari, problemi di apprendimento, e può portare anche al suicidio.

Per approfondire:

COME PREVENIRE IL BULLISMO

SEMINARIO GRATUITO ONLINE – Il Bullismo

Come riconoscere i segnali nelle vittime

Ci sono alcuni segnali che possono indicare che un bambino o un adolescente potrebbe essere vittima di bullismo. Tuttavia, è importante notare che non tutti i bambini che presentano questi segnali sono necessariamente vittime di bullismo e che ogni bambino reagisce in modo diverso alla situazione.

Ecco alcuni segnali comuni che potrebbero indicare che un bambino è vittima di bullismo:

  • Cambiamenti nell’umore o nell’atteggiamento: ad esempio, il bambino potrebbe diventare triste, ansioso o arrabbiato senza una ragione apparente.
  • Cambiamenti nel comportamento: ad esempio, il bambino potrebbe rifiutarsi di andare a scuola o avere difficoltà a concentrarsi.
  • Cambiamenti nell’appetito: ad esempio, il bambino potrebbe perdere o aumentare peso in modo significativo.
  • Cambiamenti nei risultati scolastici: ad esempio, il bambino potrebbe avere difficoltà a concentrarsi o avere risultati scolastici inferiori al solito.
  • Ferite o segni di violenza fisica: ad esempio, il bambino potrebbe avere tagli, lividi o altre ferite senza una spiegazione plausibile.
  • Ritirarsi dalle attività sociali: ad esempio, il bambino potrebbe rifiutarsi di partecipare a attività che una volta gli piaceva, come giocare con gli amici o partecipare a club o attività extracurriculari.

Se sospetti che tuo figlio possa essere vittima di bullismo, è importante parlare con lui e ascoltare ciò che ha da dire. In caso di conferma, è importante agire immediatamente per proteggere tuo figlio e trovare una soluzione efficace al problema.

Come promuovere azioni di sensibilizzazione nelle scuole

Negli ultimi anni il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è aumentato in maniera esponenziale.

Per poter far frone a questa situazione di emergenza il Ministero dell’istruzione e del Merito ha messo in atto diverse strategie di intervento utili ad arginare i comportamenti a rischio.

Per supportare le vitteime di bullismo, ha definendo linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo.

Per approfondire: Il fenomeno Cyberbullismo e la norma a tutela dei minori

Ruolo fondamentale per la prevenzione di atti di bullismo e cyberbullismo, è la sensibilizzazione, che è un passo importante per contrastare il bullismo nelle scuole. 

Ci sono diverse azioni che le scuole possono intraprendere per promuovere la sensibilizzazione e prevenire il bullismo:

  • Campagne di sensibilizzazione: Le scuole possono organizzare campagne di sensibilizzazione per educare studenti, insegnanti e genitori sui rischi del bullismo e su come prevenirlo.
  • Programmi di formazione: Le scuole possono offrire programmi di formazione per insegnanti e personale scolastico su come riconoscere i segnali del bullismo e come intervenire in caso di problemi.
  • Supporto psicologico: Le scuole possono offrire supporto psicologico attreverso gli sporelli d’ascolto per studenti che sono vittime di bullismo o che hanno problemi emotivi legati alla situazione.
  • Coinvolgimento dei genitori: Le scuole possono organizzare incontri con i genitori per discutere del problema del bullismo e incoraggiare i genitori a collaborare con la scuola per prevenire il bullismo.
  • Coinvolgimento degli studenti: Le scuole possono coinvolgere gli studenti nella prevenzione del bullismo, ad esempio attraverso programmi di mentoring o di peer support.

In generale, la prevenzione del bullismo è un compito che coinvolge tutta la comunità scolastica e richiede un impegno continuo per creare un ambiente scolastico sicuro e inclusivo per tutti gli studenti.