Esperto in Tecniche per la gestione dell’ansia: chi è e cosa fa

gestione dell'ansia

L’ansia è un’emozione naturale e comune, che ogni essere umano prova di fronte a un potenziale pericolo o in situazioni di disagio. Tuttavia, se diventa un problema invalidante, che impedisce alla persona di vivere serenamente e reagire in modo efficace alle richieste della vita, può essere opportuno rivolgersi a un esperto e sottoporsi a un trattamento psicologico per la gestione dell’ansia.

Cosa sono i Disturbi d’Ansia

Con il termine “ansia” si fa riferimento a quel particolare insieme di reazioni cognitive, comportamentali e fisiologiche con cui l’organismo si prepara ad affrontare una minaccia (reale o percepita): preoccupazione o fissazione rispetto a un determinato pensiero, aumento del flusso sanguigno, del battito cardiaco e della sudorazione, tensione muscolare, ecc. 

In condizioni di pericolo o di stress, quindi, l’ansia è da considerarsi una risposta normale e giustificata da parte dell’organismo: si parla di “disturbo d’ansia” quando questa reazione si manifesta in momenti inappropriati (senza ragione apparente), con eccessiva frequenza oppure con eccessiva intensità e durata, tali da interferire con le normali attività di un individuo. I disturbi d’ansia, infatti, possono modificare significativamente il comportamento quotidiano delle persone, condizionandole al punto da rendere loro impossibile svolgere determinati compiti o gestire situazioni e richieste che in circostanze normali avrebbero considerato innocue.

I principali disturbi psicologici legati all’ansia sono: il disturbo d’ansia generalizzato, l’ansia (o fobia) sociale, il disturbo di panico, l’ipocondria, le fobie specifiche, il disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo post-traumatico da stress.

Cosa fa l’Esperto in Tecniche per la gestione dell’ansia

L’esperto in Tecniche per la gestione dell’ansia è uno specialista che adotta specifiche metodologie per il trattamento dei pazienti che soffrono di disturbi d’ansia o disturbi ossessivi. Lo strumento psicologico più diffuso ed efficace nella gestione di questi disturbi è la psicoterapia cognitivo-comportamentale, un approccio integrato che combina diversi elementi e tecniche allo scopo di “ristrutturare” i pensieri e i comportamenti disfunzionali dell’individuo.

Il punto di partenza del percorso di trattamento è la fase di psicoeducazione, in cui lo specialista fornisce al paziente informazioni e spiegazioni rispetto alla natura e alla fisiologia dell’attacco di panico e dell’ansia.

Il secondo passo è costituito dal monitoraggio dei sintomi: il paziente viene istruito a riconoscere i sintomi del proprio disturbo, prestando attenzione alle situazioni o i contesti specifici in cui si verificano e ai comportamenti che ne derivano. Il monitoraggio può avvenire anche tramite l’utilizzo di strumenti per il biofeedback, con i quali è possibile misurare e tracciare alcuni parametri fisiologici quali la frequenza cardiaca e la conduttanza cutanea: grazie a questi strumenti, il paziente può visualizzare in tempo reale i propri parametri e imparare a controllarli.

Lo sviluppo della capacità di autocontrollo e della consapevolezza di sé, infatti, sono elementi centrali nel trattamento dei disturbi d’ansia. In questo senso, uno strumento particolarmente efficace è rappresentato dalla mindfulness: concentrando l’attenzione sul “qui ed ora”, le pratiche meditative di mindfulness consentono di entrare in contatto con il proprio sé interiore e raggiungere una maggiore comprensione delle proprie emozioni, dei propri bisogni e dei propri “trigger” – ossia quelle situazioni, quelle parole o quei pensieri che fanno scattare reazioni di ansia o di panico.

Una volta individuati i principali fattori scatenanti dell’ansia, è possibile operare una ristrutturazione cognitiva dei pensieri disfunzionali, in cui il paziente è chiamato ad effettuare un esame di realtà e rivalutare le sue interpretazioni “catastrofiche” del mondo dovute ai sintomi del panico e dell’ansia.

L’ultimo elemento che concorre al trattamento di gestione dell’ansia è l’applicazione di tecniche comportamentali che prevedono l’esposizione agli stimoli temuti e vissuti come minacciosi, interni (tachicardia, mancanza di respiro) oppure esterni (viaggiare in treno, parlare in pubblico). In questa fase, il paziente viene esposto gradualmente e progressivamente ad una gerarchia di situazioni ansiogene, costruite insieme allo specialista in modo da rispecchiare le sue percezioni circa il livello di minaccia dei diversi scenari.

Come diventare Esperto in Tecniche per la gestione dell’ansia

Per diventare Esperto in Tecniche di gestione dell’ansia è necessario, innanzitutto, conseguire una formazione universitaria di base in ambito medico o psicologico. Una volta ottenuto il titolo di laurea, è possibile proseguire gli studi iscrivendosi a un corso orientato nello specifico allo studio delle metodologie finalizzate alla gestione e al trattamento dei disturbi d’ansia.

Il corso ECM online Esperto in Tecniche per la Gestione dell’Ansia, disponibile sulla nostra piattaforma, approfondisce l’argomento e fornisce strumenti ed indicazioni di intervento a carattere cognitivo e comportamentale. Il corso è tenuto dalla docente Eugenia Ferrovecchio, Psicologa clinica e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, e si articola in due moduli, dedicati rispettivamente a:

  1. gli stati emozionali dell’ansia e del panico, la relazione tra ansia e alessitimia e gli stili di personalità di tipo fobico ed ossessivo, le specificità in termini sintomatologici, cognitivi e comportamentali dei diversi disturbi d’ansia;
  2. principi base e principali tecniche di intervento utilizzate nell’approccio cognitivo-comportamentale.

Il completamento del corso in modalità FAD, con il superamento del test finale, dà diritto a 5 crediti ECM per psicologi e medici, validi ai fini dell’obbligo di formazione continua in medicina.