Combattere la depressione attraverso la cultura: il protocollo “Pre-Texts”

pre-texts

a cura della dott.ssa Francesca Bellante

Abstract

L’uso di interventi culturali per il trattamento dei sintomi depressivi rappresenta un’innovazione molto promettente, che può contribuire a promuovere il benessere psicologico nei contesti di vulnerabilità in cui le metodologie tradizionali possono faticare ad attecchire a causa delle limitate – o del tutto assenti – risorse economiche e sociali necessarie. Il protocollo Pre-Texts, sviluppato dalla professoressa Doris Sommer, docente di Romance Languages and Literatures presso l’Università di Harvard, è un approccio pedagogico radicato nelle arti che, in pochi anni, ha acquisito riconoscimento per i suoi metodi innovativi nel potenziare il pensiero critico, la creatività e l’espressione emotiva: aspetti considerati fondamentali per il benessere psicologico e sociale dell’individuo. L’efficacia di Pre-Texts non è limitata, infatti, all’ambito educativo, ma si estende anche all’ambito terapeutico, dove rappresenta una risorsa accessibile e inclusiva per il trattamento dei sintomi depressivi.

Il presente articolo esamina le basi teoriche e le applicazioni pratiche di questo approccio didattico, illustrando i risultati di recenti studi condotti dalla prof.ssa Doris Sommer e dai suoi colleghi in comunità vulnerabili dell’Africa Orientale e Meridionale. Tali risultati suggeriscono, infatti, che Pre-Texts possa rappresentare una preziosa opportunità per affrontare i disturbi di tipo ansioso-depressivo attraverso l’arte e lo sviluppo delle capacità creative e cognitive.

Introduzione

La depressione è uno dei disturbi mentali più diffusi nel mondo – in Italia, si stima che circa il 7% degli adulti e adolescenti abbiano sofferto di sintomi depressivi (Istat, 2018) – con profonde implicazioni individuali e sociali (Kessler et al., 2003). Questo disturbo mentale cronico può manifestarsi attraverso sintomi come la tristezza persistente, la perdita di interesse per le attività quotidiane, l’alterazione del sonno e dell’appetito, la fatica e la difficoltà di concentrazione (American Psychiatric Association, 2013). 

La sua eziologia multifattoriale ha spinto a diverse approcci nella prevenzione e nel trattamento, che spaziano dalla terapia farmacologica alla terapia cognitivo-comportamentale (Cuijpers et al., 2016). Tuttavia, l’efficacia di tali approcci può variare da persona a persona, e molti individui affetti da depressione continuano a sperimentare sintomi persistenti nonostante il trattamento.

In questo contesto, emerge un metodo pedagogico distintivo e innovativo noto come Pre-Texts, che intreccia le arti con il pensiero critico e l’interpretazione di testi (Oliveira, Balcells & Sommer, 2021): Pre-Texts si basa sulla premessa che l’attività artistica e la lettura critica possano essere sinergiche nel favorire il benessere mentale (Osborn et al., 2022). Il presente articolo si pone l’obiettivo di illustrare nel dettaglio il protocollo di Pre-Texts, le sue basi teoriche e le sue applicazioni pratiche in vari contesti. Inoltre, mira a spiegare come l’adozione di protocolli basati su interventi culturali come Pre-Texts possa avere un impatto significativo nella riduzione di sintomi depressivi, offrendo potenzialmente una nuova strada per l’intervento terapeutico.

Pre-Texts è un approccio innovativo che coinvolge i partecipanti in attività creative basate su testi selezionati, promuovendo la riflessione critica e la creazione artistica (Oliveira, Balcells & Sommer, 2021). È importante notare che, sebbene Pre-Texts sia originariamente stato sviluppato come un intervento per migliorare la lettura critica e la creatività in contesti educativi, il suo potenziale impatto nella riduzione dei sintomi depressivi sta emergendo come un’area di ricerca promettente (Osborn et al., 2022).

La combinazione di lettura critica, creazione artistica e l’approccio innovativo di Pre-Texts rappresenta un contributo unico alla nostra comprensione e al trattamento della depressione, con implicazioni importanti per la salute mentale individuale e collettiva.

1. Cos’è “pre-texts”?

“Pre-texts” è un protocollo educativo sviluppato dalla professoressa Doris Sommer, docente di Romance Languages and Literatures presso l’Università di Harvard, e co-fondatrice dell’organizzazione non governativa Cultural Agents. Il protocollo della professoressa Sommer utilizza testi letterari e artistici come punto di partenza per attività creative e di apprendimento: il termine stesso, “pre-texts”, suggerisce l’idea che i testi letterari o artistici siano come “pre-testi” che possono essere interpretati, rielaborati e trasformati dagli studenti in opere creative originali.

Questo approccio mette l’accento sulla partecipazione attiva degli studenti, consentendo loro di diventare protagonisti del proprio apprendimento (Sommer, 2021). Si tratta di un approccio pedagogico unico, che incoraggia i partecipanti a considerare il testo come una tela bianca, pronta ad essere riempita con le prospettive uniche dei partecipanti (Sommer & Mohamed, 2013). In questo modo, non solo promuove il pensiero critico ma stimola anche l’espressione creativa attraverso diverse forme artistiche, quali la pittura, la danza, la musica e il teatro. L’idea centrale di “pre-texts”, infatti, è quella di coinvolgere attivamente gli studenti nella reinterpretazione e nella risposta ai testi attraverso queste forme artistiche, enfatizzando l’apprendimento collaborativo e l’esplorazione di diverse prospettive (Sommer, 2021).

L’approccio di Doris Sommer ha radici profonde nella teoria costruttivista dell’apprendimento di Vygotsky (1978), che enfatizza l’importanza dell’interazione sociale e della costruzione del significato attraverso l’esperienza diretta. Pre-texts unisce, inoltre, la pedagogia di Paulo Freire e Augusto Boal con l’approccio di Friedrich Schiller, Maria Montessori e John Dewey: “i libri e i testi non sono considerati sacri, ma costituiscono la materia prima con cui creare arte e sviluppare una nuova forma di educazione inclusiva” (Sacco, 2018). Pre-texts abbraccia pienamente questi principi, offrendo ai partecipanti l’opportunità di collaborare e condividere le proprie interpretazioni, promuovendo in questo modo una comprensione più profonda dei testi (Sommer & Mohamed, 2013). Infine, “pre-texts” attinge alla filosofia dell’educazione basata sulle arti, un approccio che sostiene che l’arte possa essere uno strumento potente per esprimere emozioni e sviluppare l’intelligenza emotiva (Sommer, 2021).

1.1 Come si svolge una sessione di pre-texts?

Una sessione di Pre-Texts segue un processo strutturato composto da diverse fasi, ognuna delle quali contribuisce all’esperienza coinvolgente e alla riflessione critica dei partecipanti (Oliveira, Balcells & Sommer, 2021).

  1. Warm-up (introduzione): La sessione inizia con un “icebreaker” finalizzato a rinforzare le relazioni in modo rilassato. Durante questa fase, viene fornita una piccola palla di giornale, e i partecipanti dicono il loro nome e la loro professione quando ricevono la palla. Questa attività promuove l’interazione e l’attenzione tra i partecipanti.
  2. Creare immagini e copertine: Questa fase dimostra come costruire (o ricostruire) utilizzando materiali disponibili, simboleggiando situazioni vissute da persone nei paesi in via di sviluppo, dove la creatività è una risposta alla scarsità di risorse.
  3. Leggere il testo e fare lavoro manuale: Durante questa fase, un partecipante volontario legge il testo ad alta voce mentre gli altri partecipanti lavorano alla creazione delle copertine dei libri. Questo approccio combina la lettura del testo con l’azione manuale, aumentando l’attenzione al testo stesso.
  4. Fare domande al testo: Questa fase coinvolge i partecipanti nella creazione di domande ispirate al testo. Ogni persona scrive una domanda su un pezzo di carta, le domande vengono lette ad alta voce e appese a un filo. In seguito, i partecipanti scelgono una domanda da rispondere e condividono le risposte con il gruppo, promuovendo la partecipazione attiva.
  5. Rappresentare il testo con gesti e movimenti corporei: Durante questa fase, i partecipanti formano gruppi e scelgono un’espressione contenuta nel testo da imitare attraverso gesti e dinamiche corporee. Gli altri partecipanti cercano di indovinare l’espressione scelta. Questa attività stimola l’interazione e la comprensione del testo attraverso l’azione fisica.

Attraverso l’attenta osservazione, è stato confermato l’alto coinvolgimento dei partecipanti in queste attività pratiche, che si svolgono parallelamente alla lettura attiva di un testo sulle connessioni neurali nei processi creativi. Il feedback ottenuto dalle valutazioni delle sessioni ha confermato l’impressione positiva dei partecipanti riguardo a queste attività (Oliveira, Balcells & Sommer, 2021).

1.2 Vantaggi di “pre-texts”

Il protocollo “pre-texts” offre numerosi vantaggi sia per i partecipanti (es: studenti) che per i facilitatori (es: insegnanti). In primo luogo, promuove un apprendimento attivo e partecipativo, permettendo agli studenti di esplorare i testi in modo personale e di collegarli alla propria esperienza di vita. Ciò stimola l’empatia, l’autonomia e la fiducia in se stessi. In secondo luogo, “pre-texts” incoraggia la collaborazione e il dialogo tra gli studenti, creando un ambiente di apprendimento inclusivo e solidale. Infine, promuove l’impegno civico e la consapevolezza sociale: attraverso l’interpretazione dei testi letterari e artistici, gli studenti esplorano tematiche come l’uguaglianza, la giustizia sociale e i diritti umani, sviluppando una maggiore consapevolezza delle questioni sociali e un senso di responsabilità verso la comunità.

Uno studio condotto in Zimbabwe (Sommer &  Mohamed, 2013) su degli studenti di scuola superiore (età compresa tra i 13 e i 19 anni) ha mostrato come l’adozione di questo approccio didattico abbia migliorato significativamente non solo la relazione studente-insegnante – prima basata su un rapporto autoritario, che poteva manifestarsi anche sotto forma di punizioni corporali – ma anche il tasso di frequenza scolastica e di knowledge retention (ossia, la capacità di conservare le conoscenze acquisite nel tempo).

2. Applicazioni pratiche di Pre-Texts

Pre-Texts si è dimostrato altamente adattabile e ha trovato successo in una varietà di contesti educativi e terapeutici. È stato utilizzato con successo in programmi di alfabetizzazione e apprendimento delle lingue in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, America Latina, Cina, India e Zimbabwe (Osborn et al., 2022). In queste situazioni, Pre-Texts ha contribuito al miglioramento delle abilità linguistiche e ha promosso il pensiero critico attraverso attività creative basate su testi selezionati.

Oltre all’ambito educativo, Pre-Texts è stato implementato con successo in programmi di riabilitazione per individui con problemi di salute mentale. Questa applicazione ha consentito ai partecipanti di esprimere emozioni e riflettere su esperienze personali difficili attraverso l’arte e la creatività.

Ad oggi, il protocollo Pre-Texts è stato utilizzato con successo in numerose occasioni in collaborazione con istituzioni educative e culturali in tutto il mondo (Stati Uniti, Brasile, Puerto Rico, Messico, Perù, El Salvador, Nicaragua, Hong Kong, Colombia), tra cui l’Harvard’s Derek Bok Center for Teaching and Learning, con l’obiettivo di promuovere la diffusione del programma e la formazione degli insegnanti (Sommer, 2015).

Questo adattamento a diverse realtà dimostra la flessibilità e l’efficacia di Pre-Texts in contesti eterogenei, come protocollo finalizzato a promuovere il pensiero critico, la creatività e la partecipazione attiva in modo innovativo ed efficace.

2.1 Il protocollo Pre-Texts nel trattamento dei sintomi depressivi

Un recente studio condotto da Osborn et al. (2022) ha esaminato l’efficacia di Pre-Texts nel ridurre i sintomi depressivi tra i partecipanti all’interno di una comunità in Kenya. Questo studio ha impiegato un disegno di studio controllato randomizzato (RCT), che ha permesso di valutare in modo accurato l’impatto del programma.

Il campione di studio era costituito da giovani con sintomi moderati-severi di ansia e depressione, e i partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a un gruppo di intervento che ha partecipato al programma Pre-Texts o a un gruppo di controllo che ha ricevuto un intervento per lo sviluppo delle abilità di studio.

L’intervento di Pre-Texts è stato condotto come un programma extracurricolare che ha coinvolto i partecipanti per un totale di cinque sessioni, ciascuna della durata di un’ora. Durante queste sessioni, i partecipanti hanno svolto attività creative basate su testi selezionati, seguendo il protocollo di Pre-Texts, che combina lettura critica e creazione artistica.

La valutazione dell’impatto è stata effettuata attraverso misurazioni dei sintomi depressivi e di ansia dei partecipanti in tre momenti: prima dell’inizio dell’intervento, subito dopo la sua conclusione (dopo una settimana), e a un mese di follow-up. Inoltre, è stata condotta un’analisi di fattibilità e accettazione attraverso un sondaggio di feedback da parte dei partecipanti.

I risultati hanno rivelato che il gruppo di intervento di Pre-Texts ha mostrato una significativa riduzione dei sintomi depressivi rispetto al gruppo di controllo. In particolare, è emerso un effetto positivo sia sulla riduzione dei sintomi di ansia (d = 0,55, p = 0,008) che dei sintomi depressivi (d = 0,76, p = 0,001) tra i partecipanti al programma Pre-Texts. Inoltre, il gruppo di intervento ha mostrato un miglioramento significativo nel funzionamento accademico (d = 0,50, p = 0,006) e nel benessere mentale complessivo (d = 0,57, p = 0,001).

Conclusioni

La depressione rimane una sfida critica per la salute mentale individuale e collettiva, che richiede una gamma diversificata di approcci terapeutici e preventivi. In questo contesto, interventi culturali come il protocollo Pre-Texts, emergono come validi alleati nel trattamento dei sintomi depressivi, soprattutto nelle comunità più svantaggiate, dove le metodologie tradizionali (quali il trattamento farmacologico o la terapia cognitivo-comportamentale) possono risultare di difficile implementazione.

Ciò che rende il protocollo Pre-Texts così rivoluzionario è proprio la sua accessibilità e la sua capacità di coinvolgere chiunque, senza la necessità di qualifiche specialistiche. Il breve training (illustrato nel dettaglio sulla piattaforma pre-texts.org) fornito dalla prof.ssa Doris Sommer e dai suoi colleghi attraverso workshop e seminari in tutto il mondo apre l’opportunità a un’ampia gamma di individui, inclusi insegnanti, operatori sociali, e volontari, di diventare facilitatori di Pre-Texts e promuovere il benessere mentale attraverso l’arte e la lettura critica.

L’adozione di protocolli basati su interventi culturali come Pre-Texts non solo offre nuove prospettive per il trattamento dei sintomi depressivi ma sottolinea anche l’importanza di considerare approcci diversificati e accessibili per affrontare le sfide della salute mentale. Questa metodologia rappresenta un passo significativo verso una comunità globale più consapevole e impegnata nel promuovere il benessere mentale, rafforzando l’idea che la cultura e la creatività possano essere strumenti efficaci nella lotta contro la depressione. 

Riferimenti bibliografici

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