Come affrontare l’ansia da vacanza

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Le vacanze estive sono, per la maggior parte delle persone, il momento dell’anno in cui è finalmente possibile dedicarsi al riposo, al relax e al divertimento, si ha più tempo per pensare a se stessi, per esplorare posti nuovi e per fare nuove esperienze; per alcune persone, tuttavia, il pensiero della vacanza può rappresentare anche un’importante fonte di ansia e stress, che rischia di rovinare questo momento così atteso.

Cos’è l’ansia da vacanza

L’ansia da vacanza (o “ansia del viaggiatore”) è uno stato di tensione e angoscia legato alla pianificazione o alla preparazione di un viaggio. 

Può manifestarsi sin dalle prime fasi, ad esempio la scelta della destinazione o la prenotazione dell’alloggio, oppure soltanto quando il viaggio è imminente, ad esempio durante la preparazione dei bagagli oppure la fase degli ultimi controlli prima della partenza.

Se da un lato, infatti, la maggior parte delle persone vive questi momenti con entusiasmo, attesa e curiosità, per altre si tratta di un’esperienza spiacevole, che può condurre a sensazioni di disagio, malessere e, nei casi più gravi, anche veri e propri attacchi di panico.

Solitamente, l’ansia da vacanza non nasce “dal nulla”, ma deriva da condizioni di disagio già presenti nella persona che ne soffre: gli impegni e le incognite legati alla vacanza, quindi, non fanno altro che amplificare la sensazione di ansia e il timore di uscire dalla propria zona di comfort per esplorare un posto nuovo, sconosciuto e lontano dai luoghi abituali e dalla rassicurante routine quotidiana.

I sintomi dell’ansia da vacanza

L’ansia del viaggiatore può manifestarsi in modi diversi e, come abbiamo accennato, in momenti diversi della pianificazione o della preparazione del viaggio. In alcuni casi, si tratta di un malessere temporaneo che compare proprio durante il viaggio stesso: ad esempio, durante il volo in aereo o appena arrivati a destinazione.

In generale, i sintomi fisici, psicologici e comportamentali dell’ansia da vacanza sono tendenzialmente simili a quelli che caratterizzano altre forme di disturbi d’ansia:

  • tachicardia,
  • tremori,
  • affaticamento e difficoltà di respirazione,
  • sudorazione,
  • insonnia, difficoltà ad addormentarsi o frequenti risvegli notturni,
  • irascibilità e nervosismo,
  • pensieri negativi e intrusivi (es: immaginazione di scenari catastrofici, incidenti, malattie ecc.).

Come contrastare l’ansia da vacanza

Le strategie per affrontare e contrastare l’ansia da vacanza variano in base alla specifica fase in cui sopraggiunge la sensazione di malessere e ai sintomi che ne derivano.

Se lo stato di tensione si presenta sin dalle prime decisioni che riguardano il viaggio, il modo migliore per gestire la pianificazione della vacanza è iniziare a stilare da subito liste e tabelle di marcia. Riportare su carta le cose da fare, da ricordare, da decidere e da portare, infatti, significa “spostarle” dalla nostra mente e ridurre lo spazio che occupano nei nostri pensieri. Ovviamente, segnare qualcosa su una lista non equivale a rimuoverla completamente dalle proprie preoccupazioni, ma è un ottimo modo per avere una maggiore percezione di controllo e combattere la sensazione di pressione e angoscia.

Un altro fattore determinante è quello della compagnia con cui si intraprende il viaggio: sapere di non essere soli ma di aver qualcuno al proprio fianco su cui fare affidamento, pronto ad aiutarci e sostenerci in caso di difficoltà (o di semplici dimenticanze) può certamente aiutare ad affrontare questa esperienza con maggiore serenità.

Se, invece, la sensazione di ansia inizia a presentarsi più in là, man mano che la data della partenza si avvicina sempre di più, è opportuno prestare molta attenzione ai segnali che vengono inviati dal nostro corpo (affaticamento, insonnia, problemi di digestione, ecc.) e cercare di “riequilibrare” la situazione il più possibile. 

Ad esempio, dedicandosi all’attività fisica, allo yoga o alla meditazione, in modo da stimolare la produzione di endorfine, sciogliere le tensioni e raggiungere uno stato di rilassamento.

Infine, nei giorni immediatamente prima della partenza è bene fare attenzione alla propria dieta, evitare di assumere grandi quantità di bevande alcoliche o caffeina, mantenersi leggeri e bere molta acqua. Pasti troppo abbondanti o quantità eccessive di sostanze poco salutari possono, infatti, avere un impatto negativo sul tono d’umore e sulla percezione di benessere dell’individuo.

Per approfondire

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Inoltre, presenta ??nel dettaglio l’eziopatogenesi e le categorie dell’ansia, illustrando i cambiamenti fisiologici che accompagnano uno stato d’ansia, e una rassegna dei principali disturbi d’ansia (disturbo d’ansia generalizzata, fobia specifica, attacco di panico, ipocondria, disturbo post-traumatico da stress, disturbo ossessivo compulsivo).

Infine, il corso affronta il tema del trattamento psicologico del disturbo d’ansia e propone un’attività esperienziale attraverso la spiegazione della respirazione diaframmatica, molto utile per affrontare il disturbo d’ansia.