Cos’è il coaching e cosa fa un coach?

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Il coaching è un’attività nata in ambito sportivo negli anni ‘80, con lo scopo di incrementare le performance degli atleti, che più recentemente si è diffusa anche in altri ambiti, come ad esempio quello della salute, del lavoro e della finanza. 

Il concetto alla base del coaching, tuttavia, è molto più antico: infatti, i principi teorici di questa pratica risalgono all’epoca di Socrate e alla sua filosofia della maieutica, l’arte di portare alla luce il “lato migliore” dei propri allievi attraverso il dialogo.


Il coaching moderno, infatti, vede la figura del coach come quella di una persona in grado di aiutare gli altri a liberare le proprie potenzialità inespresse.

Cosa fa un coach

Il coach è una figura professionale che indirizza e accompagna il proprio cliente in un percorso di crescita personale. 

Questo percorso può, ovviamente, essere molto diverso in base all’età, le esperienze, le esigenze professionali o lo stato emotivo e personale del cliente; tuttavia, ci sono alcuni passaggi che risultano comuni alla maggior parte delle situazioni:

  1. Il punto di partenza è l’acquisizione o l’incremento di consapevolezza di sé e di ciò che si desidera ottenere;
  2. Una volta individuato il proprio punto di arrivo ideale, questo viene articolato in obiettivi specifici da raggiungere;
  3. Insieme al coach, il cliente si impegna a mettere in pratica un piano d’azione concreto per realizzare i propri obiettivi;
  4. Grazie al supporto del coach e alle pratiche di training, il cliente sviluppa una maggiore autonomia, autostima e motivazione intrinseca.

Tipologie di coach

La parola inglese “coach” significa letteralmente “allenatore”, indicando una persona che fornisce un supporto, una guida e una formazione con lo scopo di aiutare gli altri a raggiungere i propri traguardi. Non è un caso, infatti, che la pratica del coaching sia nata e sia tuttora molto diffusa nell’ambito sportivo. 

Tuttavia, sono molti i contesti -professionali e non- in cui oggi è comune trovare la figura del coach:

  • Life coach: un life coach fornisce ai suoi clienti un supporto a tutto tondo, che coinvolge la loro sfera personale, sociale e professionale, con l’obiettivo di aiutarli a sviluppare una maggiore consapevolezza, soddisfazione e fiducia in sé.
  • Health coach: un health coach aiuta i suoi clienti ad essere più consapevoli e avere il controllo delle proprie condizioni di salute, fisica o psicologica. Non essendo un medico o un terapista, l’health coach non può effettuare diagnosi o prescrivere farmaci, ma può consigliare al cliente di rivolgersi a uno specialista più indicato a risolvere il problema.
  • Business coach: un business coach aiuta aziende, agenzie e professionisti nella gestione della propria attività lavorativa, da un punto di vista sia finanziario che di risorse umane.
  • Financial coach: un financial coach si occupa di fornire a privati, famiglie e aziende istruzioni e supporto nella gestione e amministrazione del proprio denaro.
  • Career coach: un career coach aiuta i suoi clienti a raggiungere i propri obiettivi professionali, attraverso una maggiore consapevolezza della propria soddisfazione (o insoddisfazione) lavorativa e del proprio valore.

Quanto guadagna un coach

I compensi di un coach possono essere estremamente variabili, in base all’ambito di applicazione, alle qualifiche possedute e, soprattutto, al livello di esperienza.

La tariffa per un cliente privato, ad esempio, può andare tra i 50 e i 100 euro l’ora per un life coach, e tra i 70 e i 200 euro per un business coach, a cui vengono richieste skills più avanzate. Se si opera in un contesto aziendale, invece, la richiesta oraria può salire fino ai 500 euro.

Come si diventa coach

Per diventare coach non è necessario uno specifico titolo di studio universitario, abilitazione o certificazione. Tuttavia, come accennato precedentemente, la parcella di un coach può variare molto in base alla sua formazione e alle sue competenze specifiche.

Innanzitutto, bisogna ricordare che la professione del coach richiede una particolare predisposizione e capacità di ascolto. È fondamentale avere una grande empatia e delle ottime doti comunicative e relazionali per poter costruire e mantenere un rapporto positivo con il proprio cliente.

Per acquisire e maturare queste skill, un aspirante coach può seguire dei corsi di formazione dedicati che approfondiscono le varie tematiche, con livelli di difficoltà diversificati a seconda dell’esperienza e del perfezionamento che si vuole raggiungere.

La nostra proposta formativa include, ad esempio, dei corsi mirati all’apprendimento di teorie e tecniche motivazionali che possono essere applicate nello svolgimento della professione per favorire la propensione del cliente ad accettare e accogliere il cambiamento: