Hard Skills e Soft Skills: cosa sono e come inserirle nel CV

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Le competenze richieste sul mercato del lavoro odierno sono sempre più variegate e, oltre alle capacità tecniche e professionali (le cosiddette “hard skills”), comprendono anche e soprattutto le attitudini e le abilità “trasversali” (chiamate “soft skills”). Per questo motivo, per far emergere il proprio CV in mezzo a numerose candidature, è fondamentale imparare a valorizzare al meglio il proprio bagaglio di conoscenze e competenze, sia hard che soft.

Cosa sono le “Hard Skills”

Con l’espressione “hard skills” si fa riferimento a tutte quelle conoscenze e competenze tecniche, quantificabili e certificabili, che vengono apprese attraverso percorsi di studio e di formazione (inclusi corsi di perfezionamento e tirocini) o grazie all’esperienza lavorativa.

Le hard skills possono essere specifiche di un determinato campo o settore lavorativo (es: conoscenza di una procedura medica, utilizzo di un macchinario) oppure essere applicabili a più ambiti (es: competenze linguistiche e informatiche). 

Tra le hard skills non specifiche più richieste nel mondo del lavoro figurano:

  • la conoscenza della lingua inglese, meglio ancora certificata attraverso un attestato (es: Cambridge, IELTS, TOEFL) oppure un periodo di studio o lavoro all’estero (es: Erasmus+); 
  • l’utilizzo del computer e dei software più diffusi per l’elaborazione di testi e tabelle, per la gestione di mail e messaggistica (es: pacchetto Office, App Google) e per la creazione di contenuti online (es: social media, content management system);
  • project management, la capacità di gestire in autonomia progetti complessi, organizzando tempi, risorse e obiettivi;
  • l’analisi e l’interpretazione dei dati
  • la gestione della conoscenza e delle informazioni.

Cosa sono le “Soft Skills”

Le “soft skills” sono tutte quelle competenze cognitive, comunicative, relazionali ed emotive che non vengono apprese attraverso una formazione specifica, ma attraverso il vissuto e le esperienze personali – sebbene, recentemente, la crescente attenzione rivolta alle competenze trasversali abbia portato a integrarle anche nel contesto scolastico ed educativo tradizionale.

Tra le soft skills più richieste nel mondo del lavoro figurano:

  • Autonomia: capacità di svolgere le proprie mansioni in modo indipendente, senza bisogno della supervisione di un superiore o di un collega (in questo senso, con autonomia si intende anche “affidabilità”).
  • Intraprendenza e proattività: attitudine a percepire anticipatamente esigenze, opportunità, tendenze o problemi e agire di conseguenza.
  • Time Management: conoscenza di strumenti e strategie per la gestione del tempo e delle priorità (es: Matrice di Eisenhower, Tecnica del Pomodoro) e capacità di metterli in pratica per raggiungere risultati rispettando le scadenze.
  • Goal Setting: capacità di definire obiettivi realistici, misurabili e rilevanti e mantenere la motivazione necessaria a raggiungerli.
  • Resilienza: capacità di fronteggiare le avversità senza lasciarsi abbattere o destabilizzare dalle situazioni di difficoltà.
  • Comunicazione efficace: capacità di esprimersi in modo chiaro e adeguato alle circostanze, sia in un colloquio privato che in pubblico, padroneggiando i segnali della comunicazione verbale, paraverbale e non verbale.
  • Empatia: capacità di riconoscere e interpretare correttamente le emozioni, i comportamenti e i pensieri altrui; sapersi “mettere nei panni dell’altro”, comprendere il suo punto di vista, il suo modo di pensare, di comunicare e di approcciarsi a una situazione.
  • Team Work: capacità di collaborare con gli altri, lavorare in gruppo e “fare squadra”.
  • Problem Solving: capacità di riconoscere, analizzare, valutare e risolvere i problemi, seguendo un approccio analitico e razionale.
  • Leadership: capacità di ispirare, motivare e guidare gli altri verso il raggiungimento di un obiettivo comune e condiviso.

Come inserire Hard Skills e Soft Skills nel CV

Per valorizzare le proprie skills all’interno del CV è essenziale, innanzitutto, strutturare il proprio modello in modo da dedicare degli spazi o delle sezioni specifiche a queste competenze.

Solitamente, le hard skills vengono inserite dopo le esperienze formative o di lavoro, indicandole come “risultati” del proprio percorso di studio o di carriera e facendo riferimento a eventuali certificati e titoli. Tuttavia, alcune competenze (come ad esempio quelle linguistiche o quelle informatiche), soprattutto se ottenute al di fuori del proprio percorso “ufficiale”, possono aver bisogno di una sezione a parte, in cui specificare il proprio livello di competenza rispetto ai quadri di riferimento (es: il quadro comune europeo di riferimento per le lingue).

Per evidenziare le soft skills, è bene indicare, anche in questo caso, il contesto in cui sono state acquisite (es: esperienze all’estero, appartenenza a gruppi sportivi, particolari hobby o interessi) oppure raccontare in modo discorsivo alcune situazioni in cui sono state messe in pratica dimostrandosi d’aiuto.

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