Le emozioni dello sportivo

atleta

Le emozioni dello sportivo rappresentano un elemento fondamentale dello sport. Le esperienze comuni alla pratica sportiva, quali: la vittoria, la sconfitta, l’allenamento, lo scontro fisico, rappresentano il luogo privilegiato dove imparare ad ascoltare e riconoscere emozioni. Le emozioni possono seguire, regolare e sostenere l’azione sportiva, ma anche disturbarla e persino bloccarla.

Per l’atleta, è quindi molto importante imparare a vivere le emozioni nel modo più funzionale possibile. Ovviamente le emozioni sono influenzate dal modo in cui l’atleta si relaziona all’evento sportivo, ai suoi pensieri, ai suoi ricordi, alle influenze ambientali, alle aspettative e ai significati personali che egli attribuisce allo Sport.

Il ruolo delle emozioni e delle modalità in cui esse possano influire sull’esito della performance sportiva (specialmente compromettendola negativamente) è uno dei temi centrali della Psicologia dello Sport.

Quali sono le principali emozioni dello sportivo?

  •  La rabbia

Una delle emozioni ampiamente sperimentata dallo sportivo, soprattutto durante una competizione agonistica, è la rabbia. La rabbia può avere un effetto positivo, quando spinge ad esempio l’atleta a compiere un’azione immediata ed energica, come attaccare o sfidare. Essa tuttavia può avere anche un impatto negativo sulla performance, qualora vada ad intaccare le abilità fisiche dell’atleta.

La rabbia può essere inoltre espressione di frustrazione, ad esempio a seguito di un infortunio subito o per una serie di risultati negativi ottenuti nelle precedenti competizioni, o di rivalsa, nei confronti di un allenatore o di un compagno di squadra. Qualunque sia la causa, l’atleta arrabbiato si presenta alla gara quasi sempre con un atteggiamento poco produttivo.

  • L’ansia

L’ansia, risulta la peggior nemica della prestazione sportiva agonistica, in grado di influenzarne negativamente i risultati. Seppur un livello lieve di ansia possa essere considerato funzionale per ottimizzare la performance, qualora massiccia, essa può rivelarsi spiacevole, data la percezione di minaccia (reale o soggettivamente percepito), a cui il corpo è sottoposto. Durante lo stato di ansia, si attivano infatti una serie di alterazioni fisiche che contribuiscono ad un precoce esaurimento delle risorse fisiche e mentali dell’atleta. Emozioni disfunzionali nello sportivo possono inoltre generare una condizione acuta di Stress.

  • La paura

La paura solitamente rappresenta un’emozione con la quale lo sportivo ha un rapporto particolare. Ammettere che si ha paura di affrontare una gara, un’esibizione, una competizione può essere intesa per l’atleta come un segno di debolezza; tuttavia la paura accompagna comunemente ogni situazione in cui la persona sente di doversi esibire o in cui c’è competizione.

Ogni atleta ha quindi solitamente sperimentato, nella sua pratica sportiva, le più svariate paure, come quella dell’insuccesso, di deludere le aspettative degli altri, di subire un infortunio.

Vedi anche: Psicologia dello sport: ecco perché le gare si vincono “con la testa”