Psicologia dello sport: ecco perché le gare si vincono “con la testa”

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Lo Sport non è solo fisico, ma anche e soprattutto testa!

Lo sportivo, in procinto di una gara, sa benissimo che l’allenamento è necessario e che per allenarsi è fondamentale avvalersi di costanza ed impegno.

Lo sport, inoltre, richiede notevole sacrificio e, per tener duro di fronte alla fatica ed ai sacrifici che la pratica sportiva comportano, è indispensabile ricorrere ad una notevole forza di volontà; infine lo sport, soprattutto se praticato a livello agonistico, è condizionato da stress, ansia, rabbia e lo sportivo dovrà essere in grado di fronteggiare la pressione emotiva e le emozioni disfunzionali che si associano alla gara e ai giorni che la precedono.

Attraverso lo sport, l’atleta costruisce l’immagine che ha di Sé in relazione ai propri limiti, obiettivi, motivazioni.

Più lo sportivo sarà in grado di conoscere le proprie risorse interne e più riuscirà a metterle in campo in modo strategico, per migliorare la propria prestazione sportiva; inoltre maggiormente egli sarà in grado di gestire le proprie emozioni, specie quelle disfunzionali e più riuscirà ad essere efficace e preciso nella performance.

Le emozioni disfunzionali che si associano ad una competizione ovviamente non si possono eliminare, ma esse sono gestibili.

Per migliorare la performance sportiva, è possibile supportare lo sportivo nel potenziamento della concentrazione e del proprio autocontrollo.

Numerosi studi nel settore sportivo, dimostrano infatti come per vincere una gara, a parità di preparazione fisica, la differenza sia data proprio dall’atteggiamento mentale con cui l’allenamento e la competizione vengono vissuti dall’atleta o dalla squadra.

Un esempio calzante è rappresentato da un calciatore che durante una partita ha eseguito dei passaggi errati e si sente imbarazzato per ciò. L’imbarazzo avvertito, potrebbe alimentare in lui reazioni fisiologiche ed emotive tali da compromettere le azioni di gioco successive, quali ad esempio: non chiamare più la palla per evitare di ricadere in ulteriori errori.

Ciò ovviamente avrà notevoli implicazioni nello svolgimento dell’intera partita, influirà sugli altri membri della squadra e sulla vittoria della partita.

Spesso in ambito sportivo, per agire in modo funzionale sulla regolazione dell’attivazione fisiologica, sulla gestione delle emozioni e sui pensieri, si utilizzano diverse tecniche di rilassamento (ad esempio il Training Autogeno), strategie cognitive o di visualizzazione immaginativa.

Ovviamente l’utilizzo di queste tecniche, per essere efficaci devono essere praticate da esperti adeguatamente formati.

Vedi anche: Conoscersi per vincere: la zona di funzionamento ottimale