NEET in Italia: il piano strategico del governo

neet

Il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone e il Ministro del Lavoro Andrea Orlando hanno firmato un decreto congiunto contenente un piano strategico per fronteggiare il crescente fenomeno dei giovani inattivi in Italia: il “Piano NEET”.

Chi sono i NEET

Il termine “NEET” sta per “Not in Education, Employment or Training” e si riferisce ai giovani adulti che non studiano, non lavorano, né sono impegnati in altre forme di attività formative (es: tirocini, stage, servizio civile, volontariato). L’acronimo è stato utilizzato per la prima volta alla fine degli anni ‘90 in uno studio condotto dal governo del Regno Unito per descrivere quella che, più avanti, sarebbe stata chiamata la generazione perduta, la “lost generation”.

Proprio in quegli anni, infatti, si era iniziato a riscontrare un fenomeno sociale allarmante, che vedeva sempre più ragazzi e ragazze portare avanti con fatica o direttamente rifiutare la transizione dall’età della spensieratezza giovanile a quella della vita adulta.

L’ingresso nell’età adulta, come riportato dagli studi dell’Istituto Iard, è rappresentato dal passaggio di cinque tappe fondamentali: 

  1. il completamento del percorso formativo, 
  2. l’inserimento nel mondo del lavoro, 
  3. l’autonomia economica e l’uscita dalla casa dei genitori, 
  4. la formazione di una famiglia (matrimonio, convivenza), 
  5. la responsabilità genitoriale. 

NEET in Italia

Secondo i dati del report “Neet working” presentato dal Ministero per le Politiche giovanili, in Italia i giovani NEET sono oltre tre milioni. I dati riportano che il fenomeno interessa il 25,1% della popolazione nella fascia d’età tra i 15 e i 34 anni, percentuale che sale oltre il 30% se si considera la sola fascia d’età compresa tra i 20 e i 24 anni. 

Ciò che risulta allarmante, oltre al numero in sé, è che questo dato è in crescita rispetto a quello registrato nel periodo di pre-pandemia in quasi tutte le fasce d’età: fa eccezione quella dei giovanissimi (15-19 anni) che, dopo un significativo incremento nel terzo trimestre del 2020, ha registrato un calo nel quarto trimestre (dati Istat).

Il piano del governo

Il “Piano NEET” del Governo mira a ridurre l’inattività dei giovani italiani attraverso un intervento in tre fasi:

  • Emersione, ovvero l’individuazione e la presa di contatto con i giovani NEET a livello locale;
  • Ingaggio, ovvero il coinvolgimento dei NEET, anche grazie agli strumenti digitali;
  • Attivazione, ovvero il coinvolgimento di enti e istituzioni locali responsabili per le politiche attive a favore dei giovani (es: Centri per l’Impiego, Programma Garanzia Giovani).

Per fare ciò, il Piano prevede l’adozione e il rafforzamento dei seguenti strumenti operativi:  la campagna informativa del Dipartimento per le politiche giovanili, il programma Garanzia Giovani, gli Sportelli Giovani nei Centri per l’impiego, il sito GIOVANI2030, i programmi europei gestiti da ANG, e il Piano nazionale pluriennale (2021-2027) sull’inclusione dei giovani con minori opportunità.

Garanzia Giovani “rinforzata”

Il Programma Garanzia Giovani è un’iniziativa rivolta ai NEET di età compresa tra i 15 e i 29 anni (il limite di età arriva fino ai 34 anni per i residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). Il Programma include servizi di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro, oltre che una serie di incentivi e agevolazioni per le aziende che offrono contratti di tirocinio o apprendistato ai giovani iscritti.

Il Programma sarà revisionato, potenziato e rinforzato in accordo con le linee guida e le raccomandazioni della Camera e del Consiglio dell’Unione Europea. In particolare, è prevista una maggiore attenzione sulla qualità delle opportunità di lavoro offerte ai giovani, oltre che alla quantità di posti di lavoro creati.

Sportelli Giovani nei Centri per l’impiego

La legge di Bilancio 2022 include degli importanti finanziamenti per l’istituzione e la gestione di sportelli dedicati ai giovani in tutti i centri per l’impiego. Questi sportelli sono essenziali per rispondere al fenomeno sociale dei NEET perché non mirano soltanto a indirizzare i giovani verso nuove opportunità di lavoro, ma anche ad accoglierli e fornire un supporto psicologico, laddove necessario.

Non bisogna dimenticare, infatti, che la situazione emergenziale e le restrizioni legate alla pandemia hanno avuto un impatto particolarmente profondo sulla salute mentale e sul benessere dei più giovani.

Il sito GIOVANI2030

La piattaforma web GIOVANI2030 rappresenta il principale contenitore di informazioni, opportunità e iniziative rivolte ai giovani tra i 14 e i 35 anni. L’obiettivo del sito è fornire agli utenti una serie di strumenti utili per orientare le proprie scelte in termini di formazione (accademica o professionale), di percorso lavorativo o di volontariato e attività per il sociale.

Oltre a pubblicare sul sito tutte le opportunità, gli eventi e i bandi disponibili sul territorio nazionale, infatti, la piattaforma ospita anche delle video rubriche di approfondimento, una sezione dedicata alle agevolazioni e agli incentivi attivi, e un tool per guidare gli utenti nella creazione del proprio curriculum vitae.

Il Piano Nazionale Pluriennale (2021-2027)

Il Piano Nazionale pluriennale 2021-2027 dell’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) è rivolto, nello specifico, ai giovani con minori opportunità e mira a rimuovere gli ostacoli per questi possono incontrare nell’accesso ai Programmi dell’Unione Europea Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà.