Corsi di formazione

Presentazione del Master in Arteterapia

In questa video-presentazione, i docenti del Master in Arteterapia ne illustrano il programma e la metodologia didattica.

Eccoci qui. Buongiorno a tutti.
Mi presento io sono Giulia Funari e sono un’Arteterapeuta e diciamo in questo momento sono qui per salutarvi. Sebbene, la prima lezione che farete sarà insieme al collega Claudio Pugliatti.

Come avrete avuto modo di leggere sul sito, questo è un Master di Arteterapia composto da 14 incontri. Vi dico qualcosina. Diciamo che abbiamo un attimo il funzionamento.
E’ diviso in 4 moduli. Una prima parte sarà più teorica e quindi inizierete con un’introduzione all’Arteterapia e quindi la storia, che cos’è l’empatia, che cos’è l’ascolto emotivo, la consapevolezza di sé, eccetera.
Passeremo poi invece a un modulo prettamente diciamo a mediazione corporea. Cercheremo di fare tutto questo online e sono certa che con il vostro aiuto riusciremo a fare un buon lavoro, sebbene insomma tra di noi ci sia uno schermo. Faremo tutto il possibile però per sperimentare su noi stessi in primis, quello che poi se avrete voglia potrete sperimentare fuori di qui. Come dire.
Ci sarà poi un terzo un 3° modulo dove si tratteranno proprio i modelli di intervento e quindi ci caleremo all’interno di ogni tecnica dell’Arteterapia. Parleremo per esempio di Danza-movimento-terapia, di Musicoterapia, di body painting o di body tracing, di tecniche grafiche e fotografiche anche, e tante altre. Diciamo tutte quelle che secondo noi sono le più importanti nel panorama dell’Arteterapia.
E poi chiuderemo va bene con un modulo di valutazione.
Noi siamo un team di cinque docenti e io ho fatto questa scelta perché secondo me più persone, più esperienze rendono il master, rendono le lezioni più frizzanti da un certo punto di vista e poi comunque ognuno di noi porterà quella che sono le nostre caratteristiche personali, le nostre peculiarità, i nostri interessi e credo che questo sia assolutamente un valore aggiunto.
Quindi ci susseguiremo, via via, di lezione in lezione vedrete sempre nuove facce ecco e adesso io direi che… Ah per qualsiasi domanda di carattere organizzativo potete rivolgervi alla segreteria, assolutamente per quanto riguarda ECM, assenze e qualsiasi domanda insomma che tratti quest’area potete assolutamente parlare con la segreteria.
A breve immagino, nei primi giorni della prossima settimana, la segreteria vi invierà una lista di materiali che dovrete avere nelle nelle prossime lezioni. Perché vi sarà chiesto a volte di di avere dei materiali con voi per fare delle esperienze, di carattere pratico.
Quello che non vi ho detto è che ogni lezione avrà una parte un primo cappello teorico e poi ci sarà una grande parte pratica ed esperienziale. Perché noi siamo convinti che l’Arterapia è prima di tutto sperimentare su se stessi, per capire come come ci si sta.
Dopodiché noi siamo noi docenti siamo assolutamente disponibili. Vi lasceremo i nostri indirizzi e-mail per qualsiasi domanda o necessità.
Lascio la parola al mio collega, il mio collega Claudio, con il quale passerete le prossime 4 ore.
Grazie a tutti, a presto.

Buongiorno a tutte e ben arrivate e bentrovati!
Siete numerose e noi siamo molto lieti di avervi qui. E passeremo queste ore, spero in piacevole compagnia e mi presento innanzitutto prima di lasciare la parola a voi.
Mi chiamo Claudio Pugliatti, sono un professionista della Salute Mentale, del Benessere Esistenziale.
Nello specifico vi racconto brevemente il mio curriculum. Sono laureato in Psicologia e in Pedagogia. Anzi correttamente, prima in pedagogia e poi in psicologia, mi occupo di formazione del personale delle scuole, in particolare del nido della scuola dell’infanzia. Cominciai con questo e so che tra di voi c’è una collega, almeno una che insegna o lavora in un nido. Avremo occasione di tornare su questo aspetto del personale delle scuole.
Comunque dicevo e anche della formazione del personale dei Servizi Sociali e dei Servizi Sanitari. Sono un Counselor Relazionale e un’Arteterapeuta. Tutte cose queste che ovviamente nel mio lavoro professionale di ogni giorno collego insieme.
Sono stato chiamato qui a svolgere alcuni incontri fra cui questo della storia e della, del pensiero che c’è dietro l’Arteterapia è un momento molto molto importante ma adesso lo vedremo. Molte delle cose che troveremo oggi in questo incontro le avete già dette voi, l’avete intuite tutte per istinto, perché le avete lette, perché l’avete ascoltate. Ma molte cose le troveremo.
E’ una storia un pò particolare quella dell’Arteterapia, che si intreccia in parte con la storia della psicologia e non bisogna immaginarsi chissà che cosa. Queste che leggete sono le cose che troveremo.
L’Arterapia, l‘Arteterapia stessa è fatta di gesti, di suoni, di tracce, di segni, di parole, di narrazioni. Questi sono gli argomenti che tratteremo, il materiale di cui tratteremo, di cui parleremo e la storia di come questo materiale ha preso il sopravvento rispetto ad altri.
Ovviamente non è mia perché aveva la pretesa di esaurire tutta in poco tempo, tutta la storia, ma vi do anche delle indicazioni bibliografiche, degli spunti di riflessione. Eh, che mi permetteranno eventualmente chi vorrà di, di approfondire. Allora l’Arteterapia è composta evidentemente da due parole arte e terapia.
Eh Mmmmh, che cos’è Arte? Per carità, è un argomento enorme e ascoltando ciò che voi avete detto già si può fare una, provare a dare una definizione. Avete detto che il momento espressivo del sé, esprimere le proprie emozioni, è portare il proprio sguardo, e il nostro sguardo che abbiamo sul mondo, condividerlo con il mondo.
E a me piace, giusto per darvi come spunto semplicemente come riferimento, anche per vostra cultura personale, questo libro di Desmond Morris, “La scimmia artistica”. E’ un taglio un po diverso rispetto a quello che ci possiamo aspettare. Desmond Morris probabilmente lo conoscete. E’ quello che ha scritto “La scimmia nuda”, è un etologo del comportamento umano e del comportamento in generale dei primati. Non è un caso che questo libro si intitoli “La scimmia artistica”.
Lui dà una definizione molto interessante di Arte, molto sintetica. Dice:

L’arte significa rendere straordinario ciò che è ordinario.

“L’arte è rendere straordinario ciò che altrimenti è ordinario”. A me questa riflessione piace molto, questo questo spunto, perché porta l’accento sul nostro sguardo personale. Tale per cui non c’è una una… uno sguardo assoluto, un valore assoluto. La parola Arte reca con sé no, molti significati, molto peso.
Questa del peso che quando siamo a scuola facciamo Storia dell’Arte e con l’unico effetto generalmente, di rendere noiosa una cosa bellissima. E cosa è arte, cosa non è arte, il valore culturale che si porta.
Grazie invece a questa definizione secondo me molto brillante, molto elegante, semplice di Morris ci permette di di riflettere, di riconoscere in noi e negli altri, la possibilità di trasformare in straordinario ciò che altrimenti viviamo come ordinario.
Come ordinario può essere l’appartamento, la stanza, la casa in cui viviamo, il paesaggio che vediamo tutti i giorni, le relazioni con gli altri. Tutto ordinario. Lo sguardo artistico permette la trasformazione nella straordinarietà. E questo è la mia proposta di Arte.

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