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WEBINAR GRATUITO: BENESSERE PSICOLOGICO – UNA RISORSA PER LA COLLETTIVITA’

WEBINAR GRATUITO Benessere Psicologico - una Risorsa per la Collettivita

Webinar Gratuito: Benessere Psicologico – una Risorsa per la Collettività

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il benessere psicologico come condizione in cui “l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.

Questa definizione riporta ad una prospettiva bio-psico-sociale ovvero un approccio alla persona, che attribuisce il risultato della malattia, così come della salute, all’interazione intricata e variabile di fattori biologici (genetici, biochimici, ecc.), fattori psicologici (umore, personalità, comportamento ecc.) e fattori sociali (culturali, familiari, socioeconomici , ecc.)

Infatti, la stessa OMS quasi cinquant’anni fa ha definito la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non solamente l’assenza di disagio o malattia”.

Il modello di benessere psicologico di Carol Ryff segue proprio questa logica e differisce da quelli del passato in un modo determinante: il benessere è multidimensionale e non si limita alla felicità o alle emozioni positive. I sei elementi del benessere psicologico identificati dalla stessa Ryff sono: autonomia, padronanza del contesto, crescita personale, relazioni positive con gli altri, scopi nella vita, accettazione di sè.

Vi può essere disagio psicologico anche in assenza di una diagnosi specifica, ad oggi però gli strumenti di valutazione utilizzati in psicologia sono orientati alla valutazione delle problematiche psicologiche e i dati epidemiologici indicano che sono 728.338 le persone con problemi di salute mentale assistite dai servizi specialistici nel corso del 2020. I pazienti di sesso femminile sono il 53,6%.
La composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (69,0%). Nel primo anno della pandemia i casi di ansia e depressione nel mondo sono aumentati del 25 per cento. Ma questa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg, l’impatto che Covid-19 ha avuto sulla salute mentale potrebbe essere ancora peggiore.

Oltre a curare…prevenire!

Promuovere il benessere mentale significa intervenire in maniera preventiva in diversi ambiti e modalità, ad esempio potrebbero essere utili: interventi rivolti a bambini e adolescenti, rivolti alla famiglia e genitori, interventi nei luoghi di lavoro, rivolti alle persone anziane, e alla popolazione generale.

Buona visione!

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