Depressione stagionale: cos’è e come combatterla?

depressione stagionale

Il cambio di stagione e l’arrivo dei primi freddi possono portare con sé malesseri e sbalzi d’umore: scendono le temperature, aumentano la pioggia, la foschia e l’umidità, le giornate si fanno più corte e la luce solare sembra un lontano ricordo.

Tutti questi cambiamenti ambientali hanno un effetto negativo sulla salute psicofisica delle persone e possono provocare disturbi che non vanno assolutamente ignorati o minimizzati. I sintomi legati alla depressione stagionale, infatti, sono sempre più comuni e possono rappresentare disagi anche gravi, sia di natura fisica che di natura psicologica.

Cos’è la depressione stagionale

Il disturbo affettivo stagionale (SAD), anche noto come depressione d’inverno, winter blues o depressione stagionale, è un disturbo dell’umore a “pattern stagionale” che si manifesta in alcuni intervalli di tempo nell’arco dell’anno e tende a regredire negli altri. 

Accanto alle cause esterne e oggettive in grado di provocare o accentuare questa condizione (il buio, il freddo, l’umidità), bisogna anche considerare alcuni fattori psicologici caratteristici di questo periodo dell’anno. Durante l’inverno, infatti, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, possono verificarsi situazioni di stress, di ansia e di stanchezza.

Per chi lavora, gli ultimi mesi dell’anno possono essere un momento delicato e impegnativo, in cui è necessario fare uno “sprint finale” per portare a termine i progetti in scadenza e pianificare le attività da avviare all’inizio dell’anno nuovo. Per alcuni settori è anche tempo di valutazione della performance e, ad esempio nell’ambito commerciale, si può assistere a una vera e propria corsa alle vendite, per assicurarsi bonus di produttività o raggiungere le quote fissate dall’azienda.

Per chi studia, le vacanze invernali precedono l’inizio della sessione d’esame e rappresentano, quindi, un momento di relax ma anche di preoccupazione, in cui è difficile godersi il meritato riposo ma, allo stesso tempo, è praticamente impossibile dedicarsi completamente allo studio, tra l’acquisto dei regali, i pranzi di famiglia, le tombolate e gli incontri con gli amici.

L’inverno è, inoltre, un periodo di generale introspezione: con l’avvicinarsi del nuovo anno, arriva il momento di tirare le somme rispetto all’anno appena trascorso e passare in rassegna gli obiettivi, le aspettative e i buoni propositi che si erano stabiliti a inizio anno.

Per chi soffre di depressione stagionale, la reazione a tutte queste situazioni, potenzialmente stressanti o fonti di ansia e agitazione, è, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, un senso generale di apatia e stanchezza.

Quali sono i sintomi a cui fare attenzione

I sintomi che si riscontrano nelle persone affette da depressione stagionale sono, in genere, simili a quelli che si possono individuare nel disturbo depressivo maggiore:

  • astenia, apatia e svogliatezza;
  • tristezza e malinconia;
  • perdita di motivazione personale;
  • asocialità e tendenza all’isolamento;
  • difficoltà ad alzarsi dal letto la mattina;
  • difficoltà nella concentrazione, nell’esecuzione di compiti, nella risoluzione di problemi e nel prendere decisioni;
  • scarsa cura di sé e diminuzione dell’autostima;
  • calo del desiderio sessuale;
  • disturbi alimentari.

È molto importante prestare attenzione a questi sintomi e alle situazioni in cui si registrano per riuscire a individuare correttamente il disturbo di cui si soffre. Infatti, qualora i sintomi dovessero persistere anche oltre la stagione invernale, potrebbe trattarsi di una forma depressiva diversa oppure, soprattutto in presenza di un forte senso di apatia e di mancanza di motivazione, può trattarsi della sindrome di burnout, causata da una cronicizzazione dello stress da lavoro correlato.

Come combattere la depressione stagionale

La depressione stagionale può essere trattata in diversi modi: con la terapia della luce, curando l’alimentazione, con la terapia cognitivo-comportamentale o, se i sintomi sono particolarmente gravi, con un aiuto farmacologico.

La terapia della luce, anche detta “fototerapia”, consiste nell’esposizione ad una luce filtrata (priva di raggi ultravioletti o infrarossi) di intensità pari a 10mila lux, emessa da una particolare lampada. Questo tipo di terapia si basa sulla capacità naturale che ha la luce di regolare una serie di funzioni dell’organismo per mantenere un buon equilibrio fisico e psicologico. 

Per alcune persone, può essere sufficiente anche solo aumentare il tempo di esposizione alla luce solare, passando più tempo all’aperto oppure organizzando i propri spazi di lavoro in modo da essere rivolti verso una finestra, per avere un miglioramento nel tono dell’umore.

È possibile contrastare i sintomi della depressione stagionale anche attraverso l’alimentazione. Con l’accorciarsi delle giornate e il peggioramento delle condizioni atmosferiche, infatti, l’organismo fatica a produrre sufficiente vitamina D, un micro-nutriente essenziale per l’assorbimento del calcio. Può essere necessario, quindi, ricorrere a fonti esterne di vitamina D, attraverso l’assunzione di integratori specifici oppure il consumo di alimenti come l’olio di pesce, il pesce marino (aringa, salmone, sardina), il fegato e il tuorlo d’uovo.

Un ulteriore modo per combattere la depressione stagionale è sforzarsi di mantenere le proprie buone abitudini: svolgere attività fisiche con regolarità, dormire a sufficienza e restare connessi con la propria rete di amici e familiari può contribuire significativamente a un miglioramento dell’umore e proteggere dai sintomi più gravi del disturbo affettivo stagionale.