Disturbi del comportamento alimentare: l’anoressia nervosa

anoressia nervosa

I disturbi del comportamento alimentare, chiamati anche disturbi dell’alimentazione o della nutrizione, sono condizioni patologiche che si manifestano sotto forma di una forte alterazione delle abitudini alimentari. Questi disturbi compaiono solitamente durante l’adolescenza e colpiscono in prevalenza ragazze e giovani donne.

Cos’è l’anoressia nervosa

L’anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da un’ossessione verso la magrezza, una costante preoccupazione di prendere peso e una forte restrizione dietetica. Le persone che soffrono di anoressia nervosa tendono ad avere una percezione alterata della propria immagine corporea e a mettere in atto dei veri e propri rituali legati alla preparazione e all’assunzione di cibo.

In alcuni casi, le persone affette da anoressia tengono un conto minuzioso di ogni caloria ingerita e bruciata, in altri, si dedicano alla preparazione di pasti elaborati per i propri familiari ma rifiutano di mangiarli, in altri ancora, impiegano un tempo molto lungo a mangiare anche piccole porzioni di cibo o sminuzzano i bocconi in parti piccolissime, oppure accettano di consumare solo alimenti di un certo tipo o preparati in un certo modo (in questo caso, si può parlare anche di ortoressia).

Riconoscere i primi segni e campanelli d’allarme dell’anoressia nervosa può essere difficile, perché le persone affette da questo disturbo tendono a nascondere il proprio comportamento ad amici e familiari, ad esempio mentendo sui pasti consumati (“ho mangiato fuori”, “vado a pranzo da un’amica”), chiedendo di mangiare prima del resto della famiglia, in modo da avere un maggior controllo sulla preparazione del cibo, oppure fingendo di avere un disturbo fisico che impedisce di mangiare (“ho mal di pancia”, “ho un po’ di nausea”).

Segni e sintomi dell’anoressia nervosa

Ci sono tuttavia, alcuni segnali comportamentali, fisici e psicologici che possono indicare l’insorgere di questo disturbo (o di altri disturbi del comportamento alimentare).

Tra i segni comportamentali, occorre prestare molto attenzione se la persona:

  • salta regolarmente i pasti, mangia molto poco, evita completamente cibi grassi o zuccherati
  • controlla ossessivamente le calorie di ogni cibo ingerito
  • si alza immediatamente da tavola dopo aver finito di mangiare
  • si pesa quotidianamente (anche più volte al giorno) e si guarda continuamente allo specchio

Rispetto ai sintomi fisici, già nelle prime fasi, l’anoressia nervosa può portare a conseguenze visibili, come ad esempio -oltre alla perdita di peso- frequenti vertigini o capogiri, perdita di capelli e secchezza della pelle.

Per quanto riguarda i segnali psicologici, invece, la situazione è più complessa, in quanto variano fortemente in base alla fase in cui si trova la persona. 

Quando l’anoressia nervosa è all’esordio, la persona che ne soffre tende a trarre soddisfazione ed euforia dal raggiungimento dei propri obiettivi e dal sensazione di controllo. Nelle fasi successive, tuttavia, l’ossessione verso il cibo inizia ad avere un’influenza sempre più negativa sull’umore: al senso di soddisfazione si sostituiscono gradualmente tristezza, senso di colpa e impotenza, e le difficoltà legate al momento del pasto portano a un progressivo isolamento sociale e al rifiuto dei momenti di condivisione e convivialità. 

Cause e fattori di rischio dell’anoressia nervosa

L’anoressia nervosa non ha un’eziologia ufficialmente riconosciuta. Come accade per altre forme di comportamenti lesivi del proprio corpo e della propria salute, le cause possono essere ricondotte a condizioni di disagio psicologico o a fattori ambientali e culturali oppure di tipo genetico e fisiologico.

Rispetto alla sfera psicologica, è stato riscontrato che le persone affette da disturbi d’ansia o depressivi mostrano un rischio più alto di sviluppare anoressia nervosa. Inoltre, il rischio sembra essere più alto tra chi soffre di scarsa autostima, tra chi manifesta tratti ossessivi durante l’infanzia o tra chi, anche in età più avanzata, mostra una tendenza al perfezionismo e al culto dell’immagine.

Per quanto riguarda i fattori ambientali, l’incidenza dell’anoressia nervosa è più alta nelle culture in cui alla magrezza è attribuito un valore positivo, come quella occidentale. In queste culture la preoccupazione verso l’aumento del peso corporeo o l’adozione di regimi dietetici per evitarlo è percepita come normale e condivisa, e viene rafforzata anche dai messaggi pubblicitari e dai contenuti televisivi, web e social.

Infine, rispetto ai fattori genetici e fisiologici, il rischio di sviluppare anoressia nervosa risulta essere più alto tra le donne (circa il 90% dei pazienti che richiede un trattamento per l’anoressia nervosa è di genere femminile) e tra chi ha una “familiarità” con il disturbo, ovvero chi ha uno o più parenti di primo grado che ne soffrono.

Per approfondire

Il corso online Obesità e DCA – Strategie di Educazione Alimentare, tenuto dalla Psicologa Antonella Avena, specializzata in Psicologia del Comportamento Alimentare e disturbi d’ansia, approfondisce il tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Il corso fornisce informazioni e strumenti atti alla prevenzione, alla sensibilizzazione e all’ascolto di quelle problematiche alimentari che possono rappresentare un predittore o un indicatore di disturbi e condizioni patologiche.

Il tema dell’alimentazione e del legame tra comportamenti alimentari e benessere psicologico è trattato anche in due seminari tenuti dalla Psicologa Veronica Rossi, specializzata in Psicologia dell’alimentazione, del benessere e dello sport.