Workation: il lavoro (smart) che va in vacanza

workation

La diffusione dello smart working e del telelavoro ha permesso a sempre più persone di sperimentare un nuovo approccio alla propria attività professionale, in cui lavoro e vacanza vanno a braccetto: la workation.

Cos’è la workation

Il termine “workation” deriva dall’unione delle parole inglesi “work” (lavoro) e “vacation” (vacanza) e indica, letteralmente, l’attività del “lavorare in vacanza” o, meglio, del recarsi in località turistiche, lontano dalla città e dal tran tran della vita quotidiana, per svolgere la propria attività lavorativa. 

Si tratta di una tendenza nata e sviluppatasi soprattutto nel corso degli ultimi due anni, in seguito alla pandemia, che si basa sul concetto, sempre gradito, di unire l’utile al dilettevole. L’esigenza di lavorare si sposa, infatti, con tutti gli aspetti positivi della vacanza: esplorare posti esotici, conoscere nuove culture, rilassarsi in riva al mare o in uno chalet di montagna, immergersi nella natura, allontanare lo stress, e così via.

Sono sempre di più le persone che optano per questa forma di vacanza ibrida, in cui si lavora sotto l’ombrellone e senza neanche bisogno di prendere le ferie! Non bisogna, infatti, confondere la “workation” con una forma di stakanovismo: il lavoratore che sceglie la workation lo fa proprio per migliorare le proprie condizioni di lavoro e provare un nuovo approccio e una nuova prospettiva, non perché non sia in grado di smettere di lavorare o perché sia troppo impegnato per prendersi una vera vacanza.

Per far fronte alle crescenti di richieste da parte dei lavoratori/vacanzieri, le strutture ricettive hanno, quindi, iniziato ad organizzarsi per offrire ai propri ospiti delle vere e proprie postazioni di lavoro all’interno delle camere, attrezzate opportunamente con tutto il necessario per lo smart working, così da rendere ancora più comodo e agevole il lavoro da remoto.

Perché scegliere la workation

L’idea di “lavorare in vacanza” anziché passare il tempo a godersi i paesaggi, gli eventi e le attrazioni turistiche del luogo in cui ci si trova, può sembrare strana ma, in realtà, ha molteplici vantaggi.

Innanzitutto, come abbiamo già accennato, una workation prevede che il lavoratore non consumi giorni di ferie poiché, appunto, sta continuando a lavorare come al solito, rispettando scadenze, impegni e orari. Questo significa che, a differenza delle vacanze vere e proprie, non è necessario fornire un particolare preavviso al proprio datore di lavoro (purché il proprio contratto preveda la possibilità di lavorare in remoto, ovviamente) ed è possibile partire per una workation in qualsiasi momento dell’anno.

Inoltre, a meno che non si disponga di un home office ben attrezzato, climatizzato e insonorizzato, lavorare da casa durante l’estate può risultare piuttosto complicato: con la fine dell’anno scolastico, per i bambini la casa diventa il regno dei giochi e degli scherzi; le temperature esterne si fanno sempre più alte; le piazze diventano più affollate, le strade più trafficate, e così via. Un cambio di scenario può aiutare a ritrovare la concentrazione, focalizzare l’attenzione sulle attività da svolgere e, di conseguenza, migliorare non solo la produttività ma anche la propria soddisfazione lavorativa

Inoltre, rispetto al lavoro da casa, la workation ha il vantaggio di garantire un migliore equilibrio tra lavoro e svago. Se, infatti, nello smart working tradizionale questa separazione può essere più difficile da raggiungere, in quanto in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi stanza della casa può capitare che venga in mente qualcosa da fare e ci si metta al lavoro, quando si è in workation, l’essere immersi in un contesto tipicamente vacanziero spinge, invece, a godersi appieno il proprio tempo libero, una volta terminata la propria giornata lavorativa.

Alcuni accorgimenti

Per organizzare la workation perfetta, produttiva ma rilassante, basta seguire alcuni accorgimenti.
In primo luogo, è fondamentale che la location scelta sia dotata di una buona connessione internet (stabile e veloce) e una postazione di lavoro adeguata, con computer, stampante e tutte le attrezzature necessarie per la propria professione. Se l’albergo o l’appartamento prenotato non dispone di queste caratteristiche, è opportuno informarsi sulla presenza di strutture per il coworking nella città di destinazione, così da assicurarsi di avere una “base operativa” da cui lavorare con calma e senza stress.

Inoltre, è importante stabilire in anticipo quali saranno i tempi da dedicare al lavoro e quali, invece, da riservare per lo svago e il divertimento. Può essere utile, in questo senso, prenotare escursioni, visite guidate, biglietti per mostre e spettacoli già prima della partenza, oppure informarsi sugli eventuali servizi messi a disposizione dalla struttura ricettiva (spa, lounge bar, serate a tema), così da avere qualcosa da fare a cui guardare con attesa ed entusiasmo e non rischiare, quindi, di dilungarsi più del necessario in riunioni o task complessi.

In definitiva, il segreto della workation perfetta è proprio quello di trovare l’equilibrio tra lavoro e vacanza, mantenere la concentrazione elevata nei momenti che lo richiedono e “staccare” completamente quando, invece, è possibile rilassarsi ed esplorare i dintorni in piena libertà.