Work-Life Balance: come trovare il giusto equilibrio

work-life balance

L’affermazione dello smart working (o lavoro agile) come principale modalità di lavoro per moltissime persone in tutto il mondo ha portato al centro dell’attenzione l’importanza di un buon equilibrio tra il tempo dedicato all’attività lavorativa e quello dedicato alla vita privata: il cosiddetto Work-Life Balance.

La rimozione dei confini fisici che prima intercorrevano tra casa e luogo di lavoro, infatti, ha evidenziato la necessità di delimitare e distinguere in modo più accurato vita professionale e vita personale e di garantire ai lavoratori il diritto alla disconnessione.

Cos’è il Work-Life balance

L’espressione Work-Life balance, utilizzata spesso nella sua versione inglese anche in italiano, significa letteralmente “equilibrio tra lavoro e vita privata” e si riferisce, per l’appunto, alla capacità di bilanciare e far convivere in modo armonico la sfera professionale e quella personale.

Un buon work-life balance vuol dire, ad esempio, definire all’interno della giornata alcune ore da dedicare esclusivamente alla cura di sé, ai propri interessi, alla propria famiglia, in cui il lavoro non può entrare: niente telefonate, niente e-mail, niente feedback o revisioni.

L’assenza di confini chiari e definiti, infatti, spesso comporta uno squilibrio – a favore della sfera professionale – che può provocare seri rischi per il benessere psicofisico dell’individuo:

Anche in assenza di sintomi gravi, tuttavia, un cattivo work-life balance può portare il lavoratore a sentirsi insoddisfatto della propria condizione e generare un aumento nei livelli di turnover dell’organizzazione.

Come migliorare il proprio Work-Life balance

Per migliorare il Work-Life balance è necessario, innanzitutto, operare una valutazione della propria “giornata media”.

Se capita spesso di leggere e-mail al mattino prima di andare al lavoro, finire di lavorare dopo l’orario prestabilito, rispondere a richieste e telefonate durante i pasti o, addirittura, saltare i pasti per dedicarsi al lavoro, è decisamente un segno che lavoro e vita privata non sono in equilibrio e urge mettere qualche paletto.

  • Delineare dei confini fisici: soprattutto per chi lavora da casa, è essenziale definire dei confini tra “luogo di lavoro” e “luogo privato”. Adibire una stanza della casa a home office o studio è certamente la soluzione migliore, ma qualora non fosse possibile è comunque opportuno operare delle distinzioni: per esempio, se si utilizza il tavolo della cucina come scrivania, può essere utile sedersi in una posizione diversa da quella usata per i pasti.
  • Istituire delle “No-Phone Zone”: se e-mail, telefonate o chat di lavoro interferiscono con la propria vita privata, è consigliabile istituire zone della casa o momenti della giornata in cui l’uso del cellulare è bandito. Anche solo mettere lo smartphone in modalità “Non disturbare” durante i pasti può aiutare a combattere lo stress e ritagliarsi un po’ di tempo per sé.
  • Godersi il tempo libero: lo scopo del tempo libero dovrebbe essere rilassarsi e recuperare le energie, ma molto spesso scadenze, richieste e messaggi di lavoro possono generare un forte stress, che si protrae anche nei momenti di pausa. Work-life balance significa essere capaci di staccare, prendersi cura di sé e godersi il proprio tempo libero.
  • Definire obiettivi e priorità: per combattere l’ansia da “improduttività”, è essenziale definire e pianificare gli obiettivi e gli impegni della giornata in modo da gestire al meglio le priorità, assicurandosi di lasciare del tempo per le pause.

Per approfondire

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Il seminario gratuito online Lo Stress e il Burnout, tenuto dalla docente Monica Vicentini, dottoressa in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, fornisce un’introduzione al tema dello stress e della Sindrome di Burnout, approfondendo gli aspetti causali e le condizioni patologiche annesse.

Il corso online Lo Stress nella vita quotidiana. Come gestirlo?, tenuto dalla docente Luisa Pergolari, Psicologa e Psicoterapeuta, ha l’obiettivo di fornire conoscenze fruibili ad un pubblico non specialistico atte a migliorare l’individuale gestione dello stress al fine di giungere a un miglioramento della propria condizione. Nella prima parte del corso viene presentata la differenza tra eustress (stress tonico e positivo) e distress, ovvero lo stress negativo. Nei moduli successivi vengono approfondite le principali fonti di stress e le principali strategie di coping atte alla gestione delle percezioni stressogene.

Il corso online Accrescere la propria soddisfazione sul lavoro: strategie e tecniche utili per la gestione nella vita quotidiana, tenuto dalla docente Maria Paola Mercuri, Recuiter e Formatrice, affronta il tema della soddisfazione lavorativa attraverso una breve introduzione teorica. In particolare, esplora il ruolo della motivazione, delle emozioni e degli aspetti estrinseci correlati. Nell’ultimo modulo, il corso presenta strategie e tecniche per accrescere la soddisfazione analizzando alcuni aspetti della vita quotidiana sul lavoro.