Come sviluppare e allenare la memoria

memoria

La memoria è un aspetto fondamentale nella vita di ogni essere umano: i nostri ricordi plasmano la nostra personalità, le nostre opinioni, i nostri gusti; definiscono chi siamo, come ci comportiamo, come ci relazioniamo con gli altri. Proprio come avviene per i muscoli del nostro corpo, però, anche la mente e la capacità mnemonica ha bisogno di essere “allenata” per mantenersi sempre efficace, solida e affidabile, soprattutto con l’avanzare dell’età.

Come funziona la memoria

Con “memoria” o “memorizzare” si fa riferimento alla capacità di immagazzinare informazioni, dati, concetti o emozioni e sapere dove trovarli quando servono. 

In particolare, si parla di memoria a breve termine quando queste informazioni vengono conservate in quantità limitata (tra i 5 e i 9 elementi) e per una durata di circa 20/30 secondi: un numero di telefono o una serie di lettere/caratteri da trascrivere e utilizzare sul momento. Con memoria a lungo termine, invece, si intende il vero e proprio “archivio” di tutti i nostri ricordi, dalla durata variabile che va da qualche minuto a un tempo indefinito. 

Questa distinzione si basa, quindi, sulla durata della conservazione e non sulla collocazione temporale degli eventi che si vogliono ricordare, come si può erroneamente pensare: sia i ricordi che riguardano gli avvenimenti recenti (questa mattina, poche ore fa) che quelli riguardanti eventi molto lontani nel tempo (anni fa, quand’ero bambino), infatti, sono conservati nella memoria a lungo termine.

Affinché un’informazione passi dal magazzino della memoria a breve termine a quello della memoria a lungo termine, questa deve attraversare tre fasi:

  1. Acquisizione, la fase in cui una nuova informazione viene archiviata nella memoria a breve termine; 
  2. Consolidamento, il processo durante cui i ricordi si cristallizzano e diventano stabili;
  3. Richiamo, il momento di rievocazione dei ricordi già consolidati.

Come allenare la memoria

Avere una “buona memoria” vuol dire riuscire a richiamare i propri ricordi in modo corretto, rapido ed efficace. L’attenzione, quindi, sembrerebbe essere posta quasi interamente sulla terza fase del processo di memorizzazione. In realtà, per allenare la propria memoria è importante, soprattutto, focalizzarsi sulle prime due fasi: la fase di acquisizione, in cui entrano in gioco la capacità di attenzione e concentrazione, e la fase di consolidamento, in cui un ruolo essenziale è svolto dalla qualità del sonno.

  • Come favorire l’acquisizione dei ricordi

Per favorire l’acquisizione dei ricordi è essenziale, innanzitutto, imparare a gestire correttamente lo stress. Alti livelli di cortisolo, infatti, possono influire negativamente sulla capacità di attenzione e concentrazione e, di conseguenza, limitare la quantità (e la qualità) delle informazioni che vengono immagazzinate nella memoria a breve termine.

Un valido alleato per contrastare lo stress e gestire le proprie emozioni è rappresentato dalla pratica della mindfulness e della consapevolezza: focalizzarsi sul “qui ed ora”, infatti, è il modo migliore per aumentare la propria capacità di concentrazione e prestare la giusta attenzione a tutti i dettagli dello spazio che ci circonda.

Molti studi dimostrano, inoltre, che praticare con regolarità sport o esercizio fisico può contribuire ad incrementare le capacità cerebrali, stimolando l’intelligenza e rafforzando la memoria, l’apprendimento e l’orientamento: gli atleti tendono, infatti, a sviluppare una maggiore rapidità e precisione nel memorizzare informazioni importanti per la loro disciplina (regole, tattiche di gioco, movimenti) e questo esercizio costante si riflette anche al di fuori dall’ambiente sportivo, migliorando la capacità mnemonica.

Infine, un ulteriore supporto alla memoria può venire dalla pratica di attività creative e artistiche: attraverso la scrittura creativa, ad esempio, è possibile migliorare non solo le proprie capacità espressive, ma anche la propria concentrazione e la propria capacità di prestare attenzione a dettagli e particolari, immagazzinando, in questo modo, un numero maggiore di informazioni.

  • Come favorire il consolidamento dei ricordi

Il consolidamento dei ricordi avviene prevalentemente quando si è addormentati: durante il sonno, infatti, l’ippocampo riproduce gli eventi della giornata e invia il segnale alla neo-corteccia, che rivede, elabora e immagazzina i ricordi nella memoria a lungo termine. 

Per questo motivo, una cattiva qualità del sonno può portare a significative difficoltà nell’apprendimento e nella memorizzazione di informazioni e dati anche importanti, generando, nei casi più gravi di deprivazione del sonno, anche la creazione di false memorie.

Per favorire il consolidamento dei ricordi è, quindi, essenziale curare adeguatamente la propria igiene del sonno: dormire a sufficienza, assicurarsi che la propria camera da letto sia comoda e abbia la giusta temperatura, stabilire una routine serale per allontanare lo stress della giornata, e così via.

Per approfondire

Il seminario online La memoria: Consigli pratici per tenerla allenata, tenuto dalla docente Silvia Bonomo, Dott.ssa in Linguistica e Glottologia, offre un’introduzione al funzionamento della memoria e propone alcuni esercizi pratici per allenare le proprie capacità mnemoniche.

Il seminario online Introduzione alla Mindfulness tenuto dalla docente Clarissa Boscolo, Insegnante di Mindfulness con Master in Mindfulness Clinica, fornisce un’introduzione alla pratica della mindfulness, ai suoi benefici per il benessere psicofisico e ai possibili ambiti di applicazione.