FOMO: quando la paura spinge all’azione

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Quando si pensa alla paura, spesso la si associa a reazioni di evitamento, di fuga, di blocco improvviso; tuttavia, c’è un particolare tipo di paura che spinge, invece, all’azione immediata: la “FOMO”.

Cos’è la FOMO

L’espressione FOMO (fear of missing out, letteralmente: “paura di essere tagliati fuori”) è utilizzata per indicare una forma di ansia sociale che si configura come un desiderio di essere continuamente a conoscenza e in contatto con le attività altrui, misto alla paura di rimanere esclusi da eventi, esperienze o contesti sociali percepiti come popolari o gratificanti.

Sebbene l’espressione sia piuttosto recente, la FOMO è, in realtà, un concetto molto antico: infatti, la paura di sentirsi allontanati dal gruppo di appartenenza e il desiderio di inclusione, rispetto e ammirazione sono strettamente connessi con il bisogno di aggregazione tipico dell’essere umano e con il concetto di identità sociale.

D’altra parte, i social media hanno avuto un ruolo cruciale nella diffusione di questo fenomeno, aumentando esponenzialmente il numero di informazioni a cui ogni individuo è sottoposto giorno dopo giorno riguardo a ciò che i propri amici e conoscenti stanno facendo, dove si trovano e con chi. 

Questa sovrabbondanza di dati, foto, video e messaggi condivisi porta inevitabilmente a un confronto continuo tra la propria vita e quella delle persone che si hanno attorno, in cui, come dice il proverbio, “l’erba del vicino è sempre più verde” (o almeno così sembra) e l’unico modo per sentirsi “all’altezza” è continuare a stare al passo con i trend e le mode del momento.

Oggi, la FOMO è un fenomeno talmente diffuso da essere, ancor più che in passato, alla base di molte campagne pubblicitarie e di marketing che fanno leva proprio su questo fortissimo bisogno di conferma e riprova sociale, ponendo l’accento sulla “viralità” e la “popolarità” di un dato prodotto o servizio più che sul suo valore, la sua utilità o la sua qualità. La FOMO, infatti, può portare le persone a prendere decisioni impulsive (e, spesso, compulsive) sulla base di ciò che fanno, dicono o pensano gli altri, rincorrendo il prodotto o l’evento “del momento”.

Come superare la FOMO 

La FOMO può rappresentare un vero e proprio disagio per alcune persone, arrivando a condizionarne le scelte, l’umore e le reazioni emotive. Può portare a un aumento dello stress, a un aggravamento dei sintomi di ansia e depressione e a una graduale riduzione dell’autostima.

Fortunatamente, gli strumenti utili per combattere e superare questa sensazione di paura e di frustrazione sono molti e alla portata di tutti.

  • Digital detox: la soluzione più immediata per contrastare gli effetti negativi della FOMO è “disintossicarsi” dallo smartphone e dai social media, allontanandosene temporeaneamente e imparando a controllarne (e limitarne) l’uso compulsivo.
  • Self compassion: praticare la compassione verso di sé è essenziale per imparare a comprendere e ad accettare se stessi, i propri bisogni, i propri desideri e le proprie potenzialità. Attraverso la self compassion è possibile migliorare la propria autostima e imparare a “staccarsi” dal bisogno di approvazione esterna, concentrandosi su ciò che si considera realmente di valore, indipendentemente dal giudizio degli altri.
  • Gratitudine: tenere un diario della gratitudine o anche semplicemente dedicare alcuni minuti della giornata a riflettere sulle cose di cui si è grati nella propria vita ha un impatto fortemente positivo sulla percezione delle proprie condizioni, sul proprio umore e sulla propria soddisfazione.
  • Mindfulness: praticare la mindfulness è un ottimo modo per contrastare la FOMO in quanto spinge a spostare l’attenzione sul momento presente, sul “qui ed ora”, e a concentrarsi sul proprio io e sulle proprie sensazioni anziché su ciò che pensano, dicono o fanno gli altri.
  • Rapporti sociali: in molti casi, la FOMO è legata a un forte senso di isolamento sociale e a un bisogno di approvazione “superficiale” (legato all’aspetto, al possesso di un oggetto, ecc.) più che di un vero e proprio legame con gli altri. Per questo motivo, dedicare del tempo a costruire rapporti solidi, duraturi e basati su fiducia e rispetto reciproci può contribuire significativamente a migliorare la propria percezione di sé e della propria vita.

I nostri corsi

Come accennato in precedenza, uno strumento molto utile per imparare a combattere la sensazione di FOMO, è rappresentato dalla pratica della mindfulness e della meditazione. Nell’offerta formativa di IGEA sono presenti due corsi online dedicati specificatamente a queste tematiche e ai benefici che possono portare nella gestione delle emozioni, dello stress e delle richieste della vita quotidiana.

  • Il seminario online Introduzione alla Mindfulness, tenuto dall’insegnante di Mindfulness Clarissa Boscolo,  fornisce una prima introduzione teorica alla mindfulness, presentando i vari ambiti di applicazione della Mindfulness e i benefici che si possono avere, supportati da evidenze scientifiche. L’ultima lezione del seminario include una sessione pratica incentrata sul respiro e sull’ascolto dei segnali corporei.
  • Il corso online MINDFULNESS: Pratica e benefici della meditazione, tenuto dalla docente Maria Alessia Monteleone, Psicologa specializzata nella gestione di stress e ansia con formazione specifica su Training Autogeno, Meditazione Mindfulness, ha l’obiettivo di fornire conoscenze specifiche rispetto la pratica meditativa Mindfulness. Dopo un accenno ai pilastri della Mindfulness e ai campi di applicazione, il corso illustra gli studi scientifici che testimoniano l’efficacia della Mindfulness nella riduzione di stress, ansia, depressione e difficoltà nell’alimentazione, ponendo l’accento anche sui segnali e campanelli d’allarme a cui prestare attenzione per riconoscere un disagio psichico. Infine, il corso presenta alcuni esercizi di pratica informale e formale di Mindfulness (meditazione della montagna, body scan, consapevolezza del respiro).