Sindrome da bikini: cos’è e come affrontarla

sindrome da bikini

L’arrivo dell’estate segna la stagione delle vacanze e del mare, ma anche degli abiti leggeri, delle canottiere e dei costumi da bagno e, nonostante si tratti di un momento di pausa e relax, per alcune persone l’idea di esporre il proprio corpo genera un forte senso di ansia e preoccupazione, che può sfociare in un vero e proprio disturbo: la sindrome da bikini.

Cos’è la sindrome da bikini

La sindrome da bikini (o “bikini blues”) è una sensazione di disagio, angoscia e apprensione legata alla propria immagine corporea, che si manifesta con l’arrivo dei primi caldi e risulta sopita durante il resto dell’anno. Questa preoccupazione improvvisa può portare le persone a sottoporsi a diete rigorose o allenamenti estenuanti in vista della temuta “prova costume”, senza tenere conto dei potenziali rischi ed effetti negativi a breve e lungo termine che tali comportamenti possono avere sull’organismo (es: perdita di peso eccessivo o eccessivamente veloce, difficoltà nel metabolismo e nel sonno, possibili stiramenti muscolari, ecc.).

Come spiegato dalla psicologa australiana Marika Tiggermann, che per prima ha indagato questo fenomeno coniando l’espressione “sindrome da bikini”, ciò che avviene nella mente di queste persone è una sorta di “sdoppiamento”, che le porta a prendere le distanze dal proprio corpo e vederlo come un oggetto diverso e lontano da sé, confrontandolo continuamente con i corpi altrui e con gli ideali e canoni di bellezza proposti dalla società e dai media (fisici tonici, scultorei, slanciati, abbronzati, e così via).

Sindrome da bikini e dismorfofobia

La corsa alla forma perfetta e al “bikini body”, tuttavia, può nascondere problemi più profondi, legati alla bassa autostima, alla depressione o alla dismorfofobia.

In particolare, la dismorfofobia (dal greco dis – morphé, forma distorta e phobos = timore) è una forma di fobia che si caratterizza per un’eccessiva preoccupazione nei confronti del proprio aspetto esteriore. Chi ne soffre, non è in grado di considerare il proprio corpo nella sua totalità, ma percepisce ogni eventuale difetto fisico come amplificato ed esagerato, fino a sviluppare una vera e propria ossessione, causata dal timore di essere “brutti”.

Questa fobia può portare l’individuo ad isolarsi, per paura del giudizio altrui, a seguire diete e regimi alimentari malsani, ad allenarsi in maniera eccessiva o a ricorrere a cure estetiche per soddisfare il proprio bisogno di controllo sul proprio aspetto, spesso mantenendo nascoste le proprie abitudini e le proprie azioni, così da non dover dare spiegazioni e giustificazioni rispetto al proprio comportamento. 

Se non diagnosticata e trattata in modo adeguato, la dismorfofobia può sfociare in disturbi del comportamento alimentare quali l’anoressia o la bulimia nervosa.

Come affrontare la sindrome da bikini

Per affrontare e superare le sensazioni di disagio legate all’esporre il proprio corpo in pubblico è fondamentale, innanzitutto, prendere coscienza del problema e indagarne le possibili cause o fattori scatenanti.

Il passo successivo è maturare una maggiore accettazione di sé praticando la self-compassion, ad esempio attraverso parole di affermazione o esercizi finalizzati alla mindfulness e alla consapevolezza. Grazie a questi esercizi, è possibile entrare maggiormente in contatto con se stessi e tornare a vedere il proprio corpo come parte di sé e non come oggetto distinto, superando lo “sdoppiamento” che sta alla base del bikini blues.

Se, tuttavia, dietro alla paura della prova costume si celano disturbi più gravi come, ad esempio, la dismorfofobia o i disturbi del comportamento alimentare, è opportuno rivolgersi a uno specialista e intraprendere un percorso di terapia (solitamente, di tipo cognitivo-comportamentale) per trattare efficacemente il problema e risolverlo alla radice. 

Per approfondire

Il tema dell’immagine corporea e dei disturbi ad essa associati è approfondito in due seminari online disponibili sulla nostra piattaforma, tenuti dalla docente ??Veronica Rossi, Psicologa Clinica con formazione specifica in psicologia dell’alimentazione, del benessere e dello sport.

Il seminario gratuito PERCEZIONE DELL’IMMAGINE CORPOREA – Come cambia a causa dei social network affronta, in particolare, il ruolo ricoperto dall’utilizzo dei social nella costruzione e nella percezione della propria immagine. L’avvento dei social network, infatti, ha avuto un forte impatto sul benessere psicologico e sull’autostima degli individui, a causa dell’esposizione massiccia e continua a modelli e canoni estetici spesso irreali e artificiosi (perché costruiti attraverso l’uso di filtri o operazioni di ritocco fotografico) e, di conseguenza, irraggiungibili. Il seminario affronta il tema, evidenziando i possibili risultati di questa esposizione (insoddisfazione corporea, desiderio di modificare il proprio corpo, ricerca di approvazione ecc.) e fornendo alcuni consigli su come riconoscere e proteggersi dai pericoli dei social.

Il seminario Alimentazione, Psiche ed Emozioni – la stretta relazione approfondisce, invece, il delicato rapporto che intercorre tra le emozioni e i comportamenti alimentari, presentando il concetto di “fame emotiva” e fornendo chiarimenti e suggerimenti su come costruire un rapporto sano con il cibo. Anche in questo caso, l’obiettivo principale del seminario è fornire una conoscenza approfondita sul tema, così da aumentare la consapevolezza riguardo alle reazioni emotive legate al cibo e all’alimentazione e, di conseguenza, la capacità di controllarle.